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Parisi comunque e dovunque: ormai sta bene anche a destra

L'ex Empoli ha saputo adattarsi discretamente anche sulla fascia opposta a quella su cui agisce solitamente

Ultime cinque partite di campionato tutte da titolare. Fabiano Parisi si sta prendendo la Fiorentina dopo il necessario “apprendistato” dentro un gruppo e una squadra nuovi. Perché poi scelte ed esigenze lo hanno catapultato sul palcoscenico e l’esterno ex Empoli è stato bravo a farsi trovare pronto.

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E guardando con gli occhi di oggi, non sorprende - e va ascritto a suo merito - che tutto o quasi abbia avuto inizio nella situazione più scomoda. Quella di dover giocare da terzino destro, lui sinistro purissimo, nella trasferta di Frosinone.

Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

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SINISTRO, ANZI DESTRO

Si era appena infortunato Dodo e per la trasferta in casa della neopromossa squadra ciociara ci si immaginava Kayode dall’inizio al posto del brasiliano. Critica e tifosi se lo immaginavano, non Vincenzo Italiano che, un po’ per non sovraccaricare di responsabilità e partite il giovane difensore classe 2004 e un po’ per le buone impressioni avute negli allenamenti mirati al Viola Park, ha deciso di puntare su Parisi a destra lasciando Kayode a rifiatare in panchina e Biraghi nel ruolo naturale.

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“Esperimento” riuscito e altro titolare aggiunto. Come appunto dimostrano le successive quattro gare di Serie A tutte cominciate e condotte in fondo dal terzino campano in un crescendo di rendimento. Che, tra un errore evidente come il passaggio all’indietro verso Terracciano causa del rigore per il Napoli al “Maradona” e molte cose buone, ha forse toccato il punto più alto lunedì scorso all’Olimpico contro la Lazio.

Stavolta per lo stop di Kayode, per la seconda volta da esterno a destra che nulla o quasi nulla ha concesso a Zaccagni (otto duelli vinti su undici) in una gara ricca di sostanza e contenuti.

RIPROVA VERA

Così, dal Frosinone alla Lazio sono state cinque partite di fila da protagonista per dare a sé stesso e a Italiano certezze che servono sempre, ma Parisi per primo sa benissimo di non aver fatto ancora nulla e di avere tanto da dimostrare.

Il calendario, per così dire, lo aiuta a rimettersi subito alla prova. E che prova: arriva la Juventus che in estate l’ha corteggiato, arrivano avversari su quella fascia che si chiameranno Chiesa e Kostic ad occhio e croce. Fascia destra della Fiorentina, ovviamente: perché Kayode sta recuperando dalla distorsione, ma se torna, torna contro il Bologna, e perché comunque Parisi destra o sinistra dove lo metti sta.

Bene.


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