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Palladino e D'Aversa, due mondi a confronto: il "gasperiniano" contro "l'adattatore"

Moduli diversi, differenti anche la concezione di calcio e la fase difensiva. D'Aversa parte avanti, che impatto nonostante la squalifica

Allenassero le etichette sarebbe uno scontro in panchina tra un “gasperiniano” (Palladino) ed un “adattatore”, vista la capacità di Roberto D’Aversa nel modellarsi a seconda della squadra che allena come di aggiustarsi in base alle avversarie di turno.

Un predestinato il viola, uomo in cerca di rilancio l’allenatore dell’Empoli. Così scrive La Repubblica. IMPATTO DA SQUALIFICATO. Domani la Toscana del calcio tocca il suo apice anche se il mondo al momento è capovolto con la Fiorentina aggrappata ai 6 punti in 5 gare mentre l’Empoli veleggia a quota 9, oltretutto imbattuto.

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Un inizio di stagione straordinario, per gli azzurri, merito delle scelte del club, dei giocatori in campo, ma indubbiamente anche dovuto all’impatto del nuovo tecnico che per giunta è stato costretto ad iniziare il campionato guardando i suoi dalla tribuna portandosi da Lecce una squalifica di quattro giornate (ricevute nello scorso campionato, per un colpo ad Henry del Verona che costò il licenziamento dai salentini).

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D'Aversa ha quindi esordito in panchina con l'Empoli nell'ultimo turno, vinto nettamente a Cagliari. DIFFERENZE. Entrambi gli allenatori sono considerati solidi nel sistemare la fase difensiva: tendenza ad ora suffragata ad Empoli con sole due reti subite (nessuna in casa) in campionato mentre a Firenze sta accadendo il contrario.

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Diverso il sistema di riferimento: Palladino ha il suo credo nel 3-4-2-1 mentre D’Aversa spesso in carriera si è focalizzato sul 4-3-3. Nessuno dei due però, è considerato un talebano dei moduli tanto che l’Empoli per caratteristiche della rosa sta giocando a tre dietro (con grandi risultati) mentre l’allenatore viola il primo successo lo ha ottenuto virando nel secondo tempo sul 4-2-3-1, sistema utilizzato per mesi anche a Monza.

Marcatura totalmente a uomo per Palladino, qualche differenza con il sistema di D’Aversa c’è. Più veloce nel cercare la porta dritto per dritto il viola, più amante del palleggio il tecnico dell’Empoli. A detta dei protagonisti, pochi fanno faticare come Palladino, come dimostrano i chilometri percorsi durante ritiro ed allenamenti dai calciatori viola.


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