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Ora la Conference: ecco il Rapid. Rispetto sì, ma niente paura. Occhio all'effetto 'Stadion'

Nobile decaduta d'Austria, più debole sulla carta del Twente. Ma non va preso sotto gamba. Uno stadio caldo per l'andata degli Spareggi

All’interno del Viola Park circola da giorni un solo imperativo: guai a sottovalutare il Rapid Vienna. Tutti lì dentro sono ben consapevoli di trovarsi di fronte una nobile decaduta europea, ma abbassare la guardia per questo motivo sarebbe un peccato mortale.

Il dato di fatto è servito: Rapid molto più debole del Twente affrontato dodici mesi fa. Per capirne l’attualità basti pensare che non vince il titolo in Austria (pur avendone 32 in bacheca) da quindici anni. Insomma, antenne dritte come sempre, ma la Fiorentina vista a Genova non può temere la banda biancoverde di Barisic (ex centrocampista, cresciuto come allenatore proprio nel Rapid).

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Così scrive La Nazione. STADIO. Piuttosto ci sarà da considerare l’ambiente dell'Allianz Stadion. Il colore viola che contraddistingue la Fiorentina ed i rivali storici dell’Austria Vienna ha già innescato un odio sportivo che sarà degno di nota.

Ma i viola sono usciti a testa altissima già sabato dalla bolgia di Marassi. Insomma, rispetto sì, paura vicina allo zero. In casa Fiorentina il passaggio del turno è visto come una tappa obbligata. COME GIOCA. Il Rapid dopo lo 0-0 dell’andata ha eliminato il Debrecen con una netta vittoria in trasferta per 5-0.

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Barisic schiera la squadra con un 4-3-3, che può diventare facilmente un 4-4-2. Ago della bilancia la posizione del giovane Seidl, uno di quelli che sono già finiti negli appunti che lo staff ha preparato per Italiano. Occhio poi a Kuhn e Grull, i più tecnici e talentuosi.

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Infine a capitan Burgstaller, trentaquattrenne che ha sempre segnato tra Austria e Germania.


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