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Nuovo statuto, Gravina ha diviso in due la Serie A

Nessun accordo in Lega sulla votazione per la nuova proposta del presidente federale. Società di A spaccate

La Serie A non approva e non respinge la proposta di modifica dello statuto avanzata dal presidente federale Gabriele Gravina. È il bilancio dell’Assemblea svoltasi ieri in via Rosellini, che ha certificato l’esistenza di due anime nel massimo campionato.

Scrive Tuttosport. Il presidente Lorenzo Casini ha illustrato ai club il documento maturato nei recenti incontri in Figc, che prevede un’ampia autonomia sul format e il mantenimento - unica Lega - del diritto d’intesa, la facoltà di porre il veto su questioni federali che la riguardino.

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La A ne guadagnerebbe inoltre in peso elettorale, che salirebbe dall’attuale 12% al 18%, col conseguente aumento di consiglieri federali da tre a quattro, ricevendo in “dote” il rappresentante oggi attribuito agli arbitri. I club non hanno preso alcuna posizione ufficiale, in attesa di capire come la bozza sarà rivista nel Consiglio Federale di lunedì 28 ottobre: «Abbiamo indicato la necessità di aggiustamenti, sia sull’autonomia che sul numero dei consiglieri - ha spiegato Casini - da tempo sosteniamo che il calcio professionistico debba valere il 50% dei voti e che la A debba avvicinarsi al 30%».

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Numeri lontani da quelli messi sul piatto da Gravina e che la stessa Lega sa essere non troppo realistici: per raggiungerli, bisognerebbe ritoccare la legge Melandri, che assicura a calciatori e allenatori almeno il 30% della rappresentanza federale.

L’upgrade non soddisfa le società, capeggiate da Claudio Lotito, più interessate alle dinamiche politiche e alle percentuali elettorali. Viceversa, l’ampia autonomia proposta da Gravina incontra il favore dei club meno interessati ai giochi di palazzo: l’Inter si è esposta in misura maggiore, ma il gruppo, che fa riferimento soprattutto ai nerazzurri e alla Juventus, si è infoltito nel tempo.

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Non è escluso che, se e quando si voterà, possa raggiungere la maggioranza. Sono le crepe nelle quali puntava a infilarsi Gravina e rispetto alle quali Casini dovrà fare in qualche modo sintesi, lunedì, quando sarà a Roma insieme a Beppe Marotta e Claudio Lotito, gli altri due consiglieri federali in quota Serie A.

Emblematico che siano i leader delle due correnti. Tanto quanto la convocazione urgente di una nuova assemblea di Lega, in videocall, già lunedì pomeriggio: i tre dovranno riferire e si deciderà in quale direzione andare. Il termine per la presentazione della proposta definitiva per la modifica dello statuto è fissata al 31 ottobre, mentre il 4 novembre si terrà a Roma l’Assemblea straordinaria.

I nodi si avvicinano al pettine.


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