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Nico o non Nico? Questo è il dilemma di Italiano verso l'Atalanta

L'argentino è tornato carico dagli impegni con la Nazionale ma ha giocato tanto e potrebbe aver bisogno di rifiatare prima del tour de force con la Fiorentina

Nico o non Nico? Questo è il dilemma. Alla vigilia della sfida con l’Atalanta, nella testa di Vincenzo Italiano c’è un dubbio grande così. Da un lato la consapevolezza di poter contare sul miglior Gonzalez mai visto. Scrive il Corriere Fiorentino.

Dall’altro, tanto per tornare alle parole del post disfatta con l’Inter, la convinzione di dover puntare soltanto su chi è al top della condizione. Fisica, e mentale. «Nel calcio di oggi non puoi giocare se non sei al 100% — disse il mister dopo lo 0-4 col quale i viola hanno chiuso il primo mini ciclo della loro stagione — ho sbagliato ma non farò più lo stesso errore».

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Ed ecco la questione Nico Gonzalez

Uno che in questo avvio di stagione ha già dovuto portare al massimo i giri del proprio motore. Sempre titolare, sia in campionato che nelle due gare col Rapid Vienna, e secondo soltanto a Milenkovic per minuti giocati. Dover rinunciare a questo Nico significa condannarsi a un deciso passo indietro in termini di qualità, leadership, personalità e (soprattutto) concretezza.

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L’argentino infatti è nel pieno del miglior avvio di stagione della sua carriera (5 gol in 7 partite tra Fiorentina e Nazionale). Mentre i suoi colleghi di reparto (Kouame, Sottil, Brekalo) sono ancora inchiodati a un doppio, inequivocabile zero.

Nessuna rete, e nessun assist. La scelta insomma, è complicata. Nico ha svolto ieri il primo allenamento in gruppo della settimana e in queste ore avrà un confronto continuo con Italiano. Dipenderà anche da lui. Se garantirà al mister di essere al 100% potrebbe partire ancora dall’inizio.

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Altrimenti sarà un’arma da sfruttare in corsa. Quando gli altri saranno più stanchi e lui, entrando fresco dalla panchina, potrebbe essere ancora più decisivo.


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