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La missione di Italiano: tornare a far segnare il suo pupillo Nzola

Zero gol nelle prime cinque partite, con un ritardo evidente di condizione. La sosta sarà utile anche per lui: alla ripresa deve cambiare marcia

Aspettando M’Bala. Vincenzo Italiano benedice la sosta per mettere a punto la sua Fiorentina. C’è bisogno anche di far entrare nel meccanismi di gioco della squadra i nuovi arrivati. Maxime Lopez, per dirne uno: ha ancora un turno di squalifica da scontare, probabile che si veda in campo contro il Genk in Conference, scrive La Gazzetta dello Sport.

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CERCASI GOL. E poi c’è da risolvere con urgenza il solito problema: quello del gol. Come la stagione appena trascorsa, la Fiorentina concretizza poco rispetto alla mole di occasioni che crea. Sono cambiati gi interpreti, se ne sono andati Jovic e Cabral, ma per il momento nulla è cambiato.

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Dai centravanti nessun acuto. Passi per Lucas Beltran (ora in nazionale con la sua Argentina) che ha bisogno di tempo per capire le idee di Italiano e la Serie A. Ma per M’Bala Nzola questi alibi non esistono. Gioca in una squadra più forte, la Serie A per lui non ha segreti e lo guida il tecnico con il quale è sbocciato, nel Trapani in Serie C, e ha superato per la prima volta la doppia cifra in carriera, a La Spezia e al suo primo anno nel campionato dei “grandi”. Italiano lo ha fortemente voluto e adesso anche per lui non ci sono alibi: è stato accontentato, deve farlo fruttare.

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A SECCO. Il problema è che il centravanti angolano in cinque partite (tre da titolare e due da subentrato) con la maglia viola, non ha ancora segnato. Un assist nella vittoria al debutto in campionato col Genoa per 4-1 e poi stop.

Tanta generosità, ma ben poca precisione. Anzi, un paio di occasioni ghiotte fallite miseramente contro il Rapid Vienna. Nzola ha un fisico possente, ha bisogno di tempo per entrare in forma e lui stesso ha dichiarato di essere in ritardo di condizione.

Ci sta. Ma dopo questa sosta la Fiorentina, e soprattutto il suo mentore, pretendono un cambio di passo, una svolta. Alla Viola serve un attaccante da doppia cifra in campionato e da gol decisivi in Coppa. L’anno scorso ha chiuso a 13 reti.

Soltanto Osimhen, Lautaro, Dia e Leao hanno segnato più di lui. La Viola lo aspetta, anche perché Beltran, a quanto si è visto finora, non è esattamente un numero nove e altre alternative non ce ne sono. Italiano cercherà di metterlo nelle migliori condizioni per rendere.


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