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La Fiorentina vuole Dia, ma serve uno scatto in avanti nell'immediato

L'attaccante della Salernitana è il primo rinforzo chiesto da Italiano, ma per averlo prima che scada la clausola serve un cambio di passo a breve

Come scrive il Corriere dello Sport, se la Fiorentina vuole Boulaye Dia (e lo vuole: il primo rinforzo in assoluto per nome e caratteristiche, chiesto da Italiano e concordato con i dirigenti), questo è il momento di affondare il piede sull’acceleratore per evitare “pericolose” intromissioni da parte di altre società che il club viola sta contenendo grazie agli ottimi rapporti tra i due presidenti Commisso e Iervolino.

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I sedici gol segnati da Dia in campionato hanno attivato la clausola rescissoria da venticinque milioni che vale ancora per un paio di settimane e catalizzato le attenzioni di tanti club. In Italia, ad esempio Lazio, Roma e Inter sono state tra le prime a chiedere informazioni, però tutte per un motivo o per l’altro al momento sono in altre faccende affaccendate e dietro ad altri obiettivi, così la “minaccia” vera per la società di Commisso viene soprattutto da Inghilterra e Francia.

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E dalla mancanza di un cambio di passo che a lungo andare potrebbe diventare il vero e più impegnativo ostacolo da superare. Dipende da che cosa farà la Fiorentina a stretto giro di posta. A come darà seguito alle proprie intenzioni che ormai sono “vecchie” di due mesi e con quanta forza lo farà, sempre partendo dal presupposto che il club viola è pronto sì a soddisfare la clausola rescissoria, ma compensando la metà garantita in soldi con uno tra Cabral, Ikone e Sottil nella contropartita tecnica (Kouame no, perché Italiano ne ha chiesto espressamente la conferma e questa sarà se non arrivano offerte clamorose).

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Ciò non basta a soddisfare le aspettative della Salernitana che intende andare oltre il 20 luglio alzando la posta in palio. «La clausola non rispecchia il valore del giocatore - ha detto Iervolino a Emilio Mancuso nella trasmissione Rai “La politica nel pallone” - che potrebbe stare minimo sui quaranta milioni.

Purtroppo, ci sono tante squadre interessate: vedremo alla scadenza che cosa accadrà. Noi ci auguriamo resti qui». E la Fiorentina in tutto questo? Se la posizione dei granata dovesse rimanere inalterata e, anzi, dovesse mirare al rilancio della quotazione, potrebbe anche chiamarsi fuori.

Ecco perché uno scatto in avanti nell’immediato ora con la clausola a venticinque milioni darebbe contorni più nitidi alla situazione.


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