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Kean il più atteso: ha fame di gol e deve trascinare la Fiorentina

Lombalgia superata: a Lecce Palladino punta su di lui per la prima vittoria esterna in viola di questa stagione

Alla ricerca della prima vittoria stagionale in trasferta, Raffaele Palladino aspetta la partita di domani pomeriggio come un’opportunità e cerca uno scatto ulteriore dai suoi attaccanti: «Veniamo da un ottimo periodo - dice l’allenatore - vogliamo dimostrare solidità difensiva, una mentalità forte e qualità offensiva, sapendo però che Lecce è un campo che presenta tante insidie.

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Dipenderà molto dal nostro atteggiamento. Attorno alla squadra si è creato entusiasmo, vedo il gruppo ancora più unito e questo può essere il mese della svolta». Scrive La Gazzetta dello Sport.

Fattore K

Il più atteso è Moise Kean. Dopo la lombalgia che lo ha tenuto fuori dagli impegni con la Nazionale e il rigore che si è fatto parare con il Milan, ora l’attaccante freme per dare seguito ai 5 gol che ha già segnato dall’inizio della stagione fra campionato (Monza e Atalanta) e Conference.

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La speranza di Palladino è quella di poterlo schierare già dal primo minuto e di tenerlo in campo più tempo possibile per poi dare spazio a Kouame o Beltran, come centravanti, in Europa. In coppia con Gudmundsson, Kean può diventare ancora più esplosivo perché l’intesa tra i due sta crescendo.

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L’islandese è già stato decisivo in casa con Lazio e Milan e ora aspetta la sua prima volta lontano dal Franchi. I numeri raccontano di un giocatore che ha segnato 3 delle ultime 4 reti della Fiorentina in campionato e tre centri nelle sue prime tre presenze in maglia viola.

Ma trovare nuove vie del gol è un compito di tutto il settore avanzato come spiega il tecnico. «Sono contento del lavoro che sta facendo ogni attaccante perché stanno dando una mano alla squadra anche in fase di non possesso.

Si aiutano fra loro, ho un grande potenziale davanti e sono certo che le reti arriveranno. Kouame? È un generoso, sono felice del suo rinnovo di contratto e ora deve metterci qualcosa anche in fase realizzativa. Lui come tutti gli altri».

Gotti e Palladino si ritrovano da avversari, dopo che le loro carriere si sono incrociate in passato in Emilia: «Con Luca siamo amici. Gli voglio bene, mi ha aiutato tanto quando giocavo nel Parma e lui era il vice di Donadoni».


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