Kean-Fiorentina, tutto in un giorno: e vale pure il decreto crescita

Tutto in poche ore: così si è concretizzata l'operazione che porterà Kean a vestire la maglia della Fiorentina

Sprint e traguardo, tutto in poche ore per un’accelerata che sta portando Moise Kean a vestire la maglia della Fiorentina. L’accordo con il calciatore è già stato trovato sulla base di un quadriennale e adesso prevale l’ottimismo affinché, nelle prossime ore, venga definito anche quello fra le società per regalare a Raffaele Palladino un giocatore considerato ideale per il suo gioco.

Scrive La Gazzetta dello Sport.

Accordo col calciatore

Il primo passo è arrivato nella giornata di ieri quando l’agente Alessandro Lucci è sbarcato a Firenze per parlare con la dirigenza viola. La Fiorentina voleva Kean e lui voleva la Fiorentina. Un amore sbocciato cinque mesi dopo la corte iniziale: a gennaio infatti l’attaccante era già stato cercato dai viola e in quei giorni a sondare il classe 2000 era stato anche il Monza, allenato proprio da Palladino.

Con l’arrivo del tecnico a Firenze tutti gli interessi si sono allineati. L’accordo sarebbe per un quadriennale a 2.2 milioni di euro a stagione, a cui aggiungere eventuali bonus.

Intesa fra le società

La chiusura potrà arrivare solo dopo l’accordo fra le società. La richiesta di partenza della Juventus era sui 16 milioni, l’offerta della Fiorentina circa 10 e l’intesa definitiva può essere sui 13 con Kean che vestirà la maglia viola, tranne colpi di scena.

L’attaccante non rientra più nei piani della Juventus, disposta a farlo partire, senza tuttavia perderlo a zero visto che è in scadenza nel 2025. L’accordo può essere conveniente per tutti: per i bianconeri che fanno una plusvalenza (ammortamento a 9,6) e per la Fiorentina che spende una cifra ragionevole per una pedina di qualità e con enormi margini di crescita.

In più per il primo periodo potrà contare ancora sul decreto crescita, scattato nell’agosto del 2021 quando il giocatore è tornato alla Juventus dall’Everton (dopo il prestito al PSG). I benefici del decreto crescita sono legati infatti al contratto per i successivi 5 anni quindi continuerà a essere effettivo sull’accordo del beneficiario fino al 31 dicembre 2025, indipendentemente dal trasferimento fra società italiane.