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Juve, Ceferin e violazione del Fair Play Finanziario: ecco perché può arrivare la squalifica Uefa. Decisione entro metà giugno

Vecchie ruggini con il presidente Uefa, ma soprattutto quel settlement agreement che può essere stato violato con le recenti condanne

Ma, esattamente, perché la Juventus rischia la squalifica europea? Posto che la Giustizia sportiva italiana ha già fatto il suo corso (arrivando peraltro ad escludere il club bianconero dalla Champions League) cos’altro ha da dire la Uefa?

Si interroga così Tuttosport. Tanto per iniziare, in molti sottolineano il fatto che il presidente Ceferin puntualmente torni a tirare in ballo l'ex amico ed ex presidente bianconero Agnelli, con il progetto Superlega. Se la nuova dirigenza si allontanasse e prendesse le distanze, potrebbe arrivare più indulgenza.

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Tecnicamente, però, la questione Juventus-Uefa ha radici nell’agosto del 2022 (o prima ancora) ed evoca il settlement agreement, ovvero l'accordo transattivo. Stipulato ai tempi tra Juventus (ma non solo) e Uefa, in modo da pagare una multa parziale impegnandosi a tornare entro i parametri di sostenibilità in tempi ragionevoli.

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IL FAIR PLAY FINANZIARIO. Nello specifico, la Juventus ha dovuto pagare subito una multa di 3,5 milioni impegnandosi a rientrare nei parametri entro 3 stagioni. Le recenti vicissitudini bianconere hanno indotto ad aprire (il 1° dicembre 2022) una indagine formale per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul Fair Play Finanziario perché "nel caso in cui, dopo la conclusione di indagine, la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Camera Cfcb al momento della conclusione dell’accordo, o nel caso in cui emergessero o si venisse a conoscenza di fatti nuovi e sostanziali, la Prima Camera Cfcb si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, di intraprendere qualsiasi azione legale che ritenga appropriata e di imporre misure disciplinari in conformità con le Norme procedurali Cfcb applicabili".

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ENTRO GIUGNO. Il Cfcb si esprimerà entro giugno, verosimilmente entro la prima metà visto che è cosa buona e giusta definire quanto prima le partecipanti ai prossimi tornei internazionali. Le parti stanno lavorando in cerca di un accordo.

Già in passato il responsabile dell’area sportiva bianconera, Francesco Calvo, aveva spiegato che «siamo in costante contatto con gli organismi di controllo della Uefa». La Juventus rischia l’esclusione dalle coppe europee per un anno e/o una multa.

Il ricorso contro l’eventuale sanzione del Cfcb può essere presentato presso il Tribunale Arbitrale Sportivo (Tas) di Losanna.


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