×

Italiano, un'altra finale amara. Cerchio chiuso nel modo peggiore. Ora futuro lontano da Firenze?

Secondo Tuttosport difficile che Italiano resti in un posto per più di due anni, ma il futuro è ancora da scrivere. Ieri tanta amarezza

Due settimane fa le lacrime per la finale di Coppa Italia lasciata all'Inter. Ieri sera lacrime per la finale di Conference League persa al novantesimo con il West Ham. Non è così che sognava di chiudere la stagione Vincenzo Italiano, e con lui la sua squadra e tutto il popolo viola.

sponsored

Lacrime versate all’Olimpico, lacrime versate all’Eden Arena. Non è così che sognava l’ultima notte di una stagione lunga, estenuante e anche esaltante, ma che si è dissolta sul più bello, all’ultimo atto. A Roma contro l’Inter, a Praga contro il West Ham.

Così scrive Tuttosport.

sponsored

NIENTE SOGNO. Voleva fare la storia e regalare un sogno Vincenzo Italiano insieme ai suoi ragazzi. Invece ogni cosa è evaporata al novantesimo, sul gol di Bowen. Una mazzata che ha ammutolito i tifosi e lo stesso Italiano salvo, al fischio finale, rimbrottare Igor che era entrato poco prima finendo coinvolto nel pasticciaccio costato a caro prezzo.

sponsored

Ancora una volta la Fiorentina ha fatto la partita, ha dato tutto quello che aveva, cuore, anima, orgoglio: non è bastato a Roma, non è bastato a Praga. Sedici partite, altrettante battaglie. Fino all’ultima, la più attesa, alla fine la più amara.

Italiano cerca di trascinare i suoi fin da subito, s’arrabbia e dispensa consigli per tutta la gara, pare un leone in gabbia. E quando a inizio ripresa i tifosi intonano il suo nome risponde alzando le mani come un capopopolo.

Rumina e scuote la testa quando assegnano il rigore al West Ham, esulta e salta quando pareggia poco dopo Bonaventura, si accascia quando al 90’ gli inglesi pescano il jolly.

QUALE FUTURO? E ora? Ora è già futuro e quello di Italiano potrebbe essere lontano dalla Fiorentina per iniziare un’altra avventura.

Difficilmente, dice chi lo conosce bene, lui si ferma nello stesso posto per oltre due anni, è un alpinista sempre a caccia di nuove vette da scalare. E forse dopo ieri il cerchio si è chiuso, nel modo più amaro. Neppure stavolta il cuore, l’orgoglio, l’anima sono bastati.

Non ci sarà festa, ma gli applausi sì, quelli se li meritano lui e questa Fiorentina.


Lascia un commento