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Italiano, battere il Rapid per rispondere alle critiche. Serve una serata perfetta

Dopo l'inattesa sconfitta dell'andata e l'amara rimonta subita contro il Lecce, serve un segnale per ribaltare la situazione

Un segnale per se stesso, l’Italia e l’Europa. Per Vincenzo Italiano, nei 90 (o più) minuti di questa sera contro il Rapid Vienna, non ci sarà in palio soltanto la prospettiva di riconquistare subito i gironi di Conference e di lanciare un nuovo guanto di sfida a tutte le partecipanti del torneo, a poco meno di tre mesi dalla notte di lacrime a Praga.

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Ci sarà, soprattutto, l’occasione più ghiotta per dare uno schiaffo alle prime critiche che si sono insinuate attorno alla sua Fiorentina, una squadra costruita tra i sogni di un mercato ambizioso ma fin qui incapace di trovare quella continuità che tutti in partenza si aspettavano.

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I risultati, al momento, parlano chiaro. Vittoria spumeggiante in trasferta alla prima di campionato a Genova, sconfitta inattesa a Vienna nell’unico vero tiro in porta degli avversari e pari più che mai deludente in casa con il Lecce, in quella che forse è stata la partita che ha iniettato la dose maggiore di benzina nelle bocche di fuoco più severe nei confronti del tecnico.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. BASTA FOLLIE. Italiano inevitabilmente ha accusato il colpo ma, ligio alla sua idea di gioco, non sembra voler fare alcun passo indietro. Il primo infatti a voler trovare conferme (o certezze) nella sfida di questa sera al Franchi è proprio Italiano, destinato a proseguire nella filosofia che in questi anni ha portato due volte la Fiorentina in Europa e ha fatto vivere a Firenze un tandem di finali che sulle rive dell’Arno non si vedeva addirittura dal 1961: «Adesso basta follie» ha ammonito il tecnico alla vigilia della gara di ritorni contro il Rapid:«Dovremo affrontare la partita con la testa, provando a concretizzare tutte le occasioni che anche nelle ultime prove abbiamo collezionato ed evitando di far tirare anche solo una volta in porta i nostri avversari».

COME A BASILEA . Servirà dunque una serata perfetta, simile a quella vissuta pochi mesi fa a Basilea, quando in un contesto molto diverso (allora la Viola aveva perso l’andata delle semifinali in casa) la sua Fiorentina giganteggiò in Svizzera arrivando a centrare il gol della finale al minuto 129.


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