Il gol dell'illusione e leadership ovunque: ci pensa sempre Bonaventura

Settimo gol stagionale per Jack, tornato ad alti livelli. Nelle serate più importanti lui si accende. Purtroppo non è bastato

E’ bastato un diagonale con il contagiri di Jack Bonaventura (aggancio di sinistro e tiro di destro) a far detonare nello stesso momento gli ottomila fiorentini presenti a Praga e i 32mila del Franchi, che per l’occasione hanno acceso torce e fumogeni come se l’ex Milan – dopo la prodezza che al 68’ ha riequilibrato la finale di Praga contro il West Ham – fosse andato a esultare sotto la Fiesole.

Un’illusione durata 20’, ma bella. Bellissima. Poco da dire, quando la posta in gioco si fa alta a metterci la faccia (e la firma) c’è sempre lui. Il Jack di Coppe, l’uomo con più esperienza. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

PROVA TOTALE. Ma la prova di Bonaventura non si è limitata solo alla sua settima (e probabilmente più bella se pur dolorosa) rete stagionale: per ritrovare un rendimento migliore del centrocampista si deve risalire alla stagione 2017-18, quando il classe ‘89 con la maglia del Milan terminò l'annata con 8 sigilli.

La gara della mezzala è stata per certi aspetti totale. Jack infatti, al netto del mortifero ko maturato a Praga, è stato infatti fino all'ultimo l’elemento più frizzante di tutta la squadra, l’unico a garantire un cambio di passo tra le linee (anche e soprattutto nei momenti di difficoltà) e a saper fare la doppia fase in modo naturale.

La carta d’identità alla sessantesima partita stagionale sembra davvero non aver pesato.