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Full immersion Palladino: rimasto a Firenze fino a venerdì, ha già impostato il lavoro estivo

Via al ritiro al Viola Park entro il 10 luglio, amichevoli in casa e sì al rinnovo di Bonaventura

C’è chi dice che sia una caratteristica comune di una generazione intera. Allenatori giovani che vivono la professione con un’attenzione maniacale. Quasi ossessiva. Valeva per Italiano, e vale per Raffaele Palladino. Come scrive il Corriere Fiorentino, il nuovo mister della Fiorentina da questo punto di vista è molto simile al suo precedessore ed esattamente come lui ha vissuto i primi giorni da tecnico viola con una totale full immersion nel centro sportivo.

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Rimasto in città fino a venerdì, Palladino infatti ha voluto sapere tutto del mondo Fiorentina. Al centro della sua attenzione però, e non potrebbe essere altrimenti, ci sono le questioni tecniche e quelle legate all’organizzazione del lavoro.

Il ritiro, tanto per cominciare, che sarà svolto interamente al Viola Park e che dovrebbe partire nei primi dieci giorni di luglio. Poi c’è il capitolo amichevoli: la maggior parte saranno aperte al pubblico e l’intenzione è quella di spostarsi il meno possibile.

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Nessuna tourneè, tanto per intendersi, anche se non mancheranno trasferte toccata e fuga per disputare match più impegnativi e magari contro formazioni di livello europeo. Partire presto insomma, anche perché il campionato inizierà subito dopo ferragosto e perché il 22 e il 29 ci sarà il primo appuntamento (il playoff di Conference) da dentro o fuori.

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E poi perché, come detto, il nuovo allenatore ha una voglia matta di cominciare e anche in questi giorni chiama e si fa chiamare più volte dai suoi dirigenti. Un confronto continuo, dal quale nasceranno anche le prossime mosse di mercato.

Vale per gli acquisti ma anche per le eventuali conferme. Palladino per esempio sa quanto sia importante, soprattutto in una fase di rinnovamento, poter contare su alcuni punti di riferimento e per questo accoglierebbe con piacere la permanenza di Bonaventura.

Ci parlerà, comunque, così come farà con tutti i giocatori che faranno parte della rosa. I colloqui individuali infatti sono uno dei punti cardine del suo metodo di lavoro, così come la richiesta di grandissima intensità durante gli allenamenti.


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