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Franchi tra urgenze e incertezze: possibile slittamento lavori dopo il 2028

Quello del Franchi era, è e resterà ancora per anni un tema molto caldo. Tra scadenze e urgenze i tempi sono stretti anche per tracciare il futuro

L’intervista del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, alla Gazzetta dello Sport ha riaperto la discussione sui lavori allo stadio Franchi. Oggi il tempo stringe e alcune questioni sono urgenze non più rimandabili. Scrive il Corriere Fiorentino.

I lavori nel 2024-25

Come da convenzione sottoscritta lo scorso 24 aprile, per la stagione in corso la Fiorentina rimarrà a giocare in un Franchi a capienza ridotta — 24.786 posti lordi — e le ditte concentreranno gli interventi in curva Fiesole (parte di Maratona e Tribuna laterale sono anch’esse inagibili).

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Demolito il parterre di curva, il curvino in metallo e rimossa la copertura della adiacente Tribuna laterale, contestualmente ai lavori di rinforzo strutturale e restauro delle parti originali, gli operai si concentrano sulle fondazioni della nuova Fiesole.

Una tribuna rettilinea che dalla prossimità della linea di fondo campo andrà a intercettare, senza toccarlo, l’apice della vecchia curva. Settembre sarà il mese delle macchine perforatrici che consentiranno di posizionare i pali delle fondazioni.

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Da fine mese sarà installata una maxi gru che servirà a spostare e posizionare i materiali da costruzione della nuova Fiesole.

I lavori dal 2025-26

Teoricamente dalla prossima stagione gli interventi dovrebbero estendersi al resto dell’impianto: nuova curva Ferrovia, le 4 mega colonne a supporto della copertura di tutto lo stadio, gli spazi destinati ad atleti e giornalisti, i nuovi bagni a servizio di tutto lo stadio (non più interrati principalmente a piano terra), le opere di ampliamento dei servizi di somministrazione del cibo per il pubblico Vip nella palazzina d’onore o in adiacenza a essa, con l’eccezione delle facciate del corpo su viale Manfredo Fanti e la riqualificazione di tutte le sedute di qualsiasi ordine e tipo, con eccezione di quelle sulla Maratona.

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Lo stadio al Padovani

Il vicino impianto di rugby dalla stagione 2025-26, oltre ai lavori di riqualificazione per la palla ovale, con l’aggiunta di tribune temporanee potrebbe diventare un impianto da 18 mila posti per accogliere la Fiorentina e consentire alle ditte che lavorano al Franchi di avere piena disponibilità dell’impianto, ma a oggi il club viola pare non interessato a questa soluzione.

Rimanere al Franchi

La convenzione per questa stagione prevede che il 31 maggio 2025 la Fiorentina lasci il Franchi, ma i tecnici di Palazzo Vecchio in queste settimane stanno analizzando come poter consentire ai gigliati di restare a giocare nella loro storica casa per la durata di tutti i lavori.

Inevitabilmente sul piatto si dovrà considerare l’allungamento dei tempi di esecuzione delle opere e l’aumento dei costi delle stesse. Inoltre le ditte che si sono aggiudicate il bando per i lavori hanno firmato un contratto che dal 1° giugno 2025 prevede la totale disponibilità dello stadio che andrebbe aggiornato.

Completare il progetto

A oggi, per terminare tutto, mancano i 55 milioni definanziati dal governo più, stando al quadro economico, un’altra dozzina. I 55 milioni sono tornati alla Città Metropolitana di Firenze e il Comune è in attesa che Roma accolga la proposta di destinarli a progetti già finanziati da Palazzo Vecchio, affinché il Comune possa dirottare i propri fondi sullo stadio.

Il presidente gigliato è stato chiaro, sul Franchi non metterà un euro, neanche in cambio di una concessione d’uso dello stadio a titolo gratuito per diversi decenni. Il quadro di incertezza che avvolge il Franchi a meno di un anno dall’inizio dei lavori è dunque dipinto chiaramente e il rischio che i lavori, reperiti i fondi mancanti, si prolunghino oltre il 2028 è più di un’ipotesi.

Teoricamente le opere finanziate coi fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr devono essere ultimate entro il 31 dicembre 2028, ma l’Italia è il paese delle proroghe.


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