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Franchi, project financing o concessione lunga: le strade per l'accordo Comune-Fiorentina

Nei prossimi giorni l’incontro decisivo tra il presidente della Fiorentina e la sindaca Sara Funaro: le ipotesi sul tavolo

O un project financing “scorporando” l’appalto in corso per far entrare la Fiorentina nell’operazione oppure un accordo sul futuro canone del Franchi, con il club pronto a investire una cifra considerevole in cambio di una lunga concessione.

Commisso ha firmato un primo disgelodopo mesi di saette, chissà se complice anche la sempre più pesante influenza della moglie Catherine sulle mosse della società. Così scrive La Repubblica. PROJECT, TEMPI PIU' LUNGHI. Ci sono insomma due strade.

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La prima, difficile, prevede un ritorno al classico project financing, una procedura già utilizzata da Empoli e Bologna per i rispettivi stadi. La società viola investe tot milioni sullo stadio e sconta l’investimento dall’affitto degli anni futuri.

Quanti soldi mancano? Tra 70 e 80 milioni secondo Palazzo Vecchio, oltre 120 per i viola. Essendo però l’iter già partito e una parte dei fondi già finanziati, per un project occorrerebbe fermare il cronoprogramma attuale, scorporarlo e ricoinvolgere la Fiorentina nella parte mancante dei fondi.

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Tradotto, Commisso potrebbe investire i 55 milioni mancanti oltre ai milioni delle rifiniture stimati tra i 20 e i 30. Un percorso che però potrebbe cozzare con il famoso “fast fast fast” caro al presidente viola. CONCESSIONE LUNGA.

La strada più facile porta al canone concessorio: la Fiorentina concorda con il Comune l’affitto dei prossimi anni e paga anticipatamente la concessione, almeno una buona parte. Quei soldi da un lato servono al Comune per concludere i lavori, dall’altro permettono a Commisso di poter godere delle aree commerciali e di uno stadio moderno a lavori finiti, senza dover ridiscutere ogni anno il canone.

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Ovviamente la concessione dovrebbe essere almeno decennale, 49 anni nell’ipotesi extralarge, in modo tale da far figurare lo stadio come un vero e proprio asset per la società. Il canone si ipotizza che possa essere da 4-5 milioni l’anno.

Commisso chiede invece una capienza minima da 20mila spettatori per i prossimi 4 anni di lavori.


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