×

Franchi, cosa si può fare e cosa no per anticipare la fine dei lavori del 2029

Cosa è stato fatto e cosa Commisso potrebbe fare per accellerare i tempi. Arrivare al 2029 è uno scenario che tutti vogliono scongiurare

«Lo stadio cantiere per noi è un danno, non solo economico». Le parole del dg della Fiorentina Alessandro Ferrari riaprono il dibattito sul Franchi dopo qualche settimana di calma apparente, riprende il Corriere Fiorentino. E dopo gli scontri del passato, ricomposti dopo il cambio di amministrazione, ora sono i tempi di completamento a preoccupare il club.

sponsored

Per questo il Comune e la Fiorentina stanno collaborando per consentire intanto alla squadra viola di rimanere a giocare allo stadio Franchi. Nell'incontro di inizio ottobre tra la sindaca Sara Funaro e il presidente Rocco Commisso è stato spiegato al club che con i gigliati che restano al Franchi, i tempi per ultimare le opere slitterebbero al 2029.

sponsored

In questi mesi si sta realizzando il cosiddetto “corpo principale”, ovvero tutte quelle opere interamente coperte dalle risorse disponibili e che consentirebbero di avere a disposizione un impianto funzionale, ma monco di tutte le strutture che completerebbero il progetto di Arup (copertura integrale, riprofilatura della Maratona, nuovi skybox, ristoranti e aree lounge).

sponsored

Dalla fine del campionato scorso, oltre al restauro e rinforzo strutturale delle parti originali, gli operai si stanno concentrando in curva Fiesole.

Adesso, dopo le demolizioni, si sta lavorando alle fondazioni della nuova curva, ma — e questa è la prima novità - difficilmente la nuova Fiesole sarà utilizzabile dal prossimo campionato. Rispetto alle previsioni infatti il ritardo sul primo lotto dei lavori è già di alcune settimane.

Bisognerebbe adoperarsi per terminare velocemente il "corpo principale" e passare finalmente al secondo lotto: è in questa fase che Commisso potrebbe entrare in campo con un supporto economico per accelerare la ristrutturazione definitiva e anticipare l'attuale data di fine 2029.

Un modo per raggiungere questo obiettivo potrebbe il project financing che potrebbe aggiudicarsi la Fiorentina. Il club, così, si occuperebbe di costruire parte delle opere al di fuori degli interventi già appaltati. Al Franchi potrebbero lavorare contemporaneamente due appaltatori, di cui uno diventerebbe la Fiorentina stessa.

Inoltre si dovrebbe cercare di ridurre i giorni in cui gli operai non lavorano: il sabato, per esempio, si sono viste ben poche macchine in funzione, anche quando la domenica i viola erano impegnati in trasferta. Difficile, invece, ipotizzare cantieri attivi nei giorni festivi o di notte, perché deve essere rispettata la quiete dei residenti e inoltre si andrebbe a far lievitare i costi della manodopera.

Una «spinta» potrebbe essere tollerabile solo per poche settimane, magari a cavallo tra una stagione sportiva e l'altra, quando il club viola sarebbe disposto a lasciare il Franchi per qualche partita di inizio campionato.

Arrivare al 2029 è uno scenario che tutti vogliono scongiurare.


Lascia un commento