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Fiorentina, un'idea che dà senso all'idea di calcio di Palladino

I viola battono il Milan al Franchi con la miglior prestazione stagionale. Può essere l'inizio della risalita

Solo il tempo dirà se sarà la svolta del campionato ma la Fiorentina si regala la prima notte di gala della propria stagione. Milan battuto 2-1 al termine di una gara rocambolesca, fatta di gol, rigori sbagliati, tre in totale, due parate dal dischetto di De Gea, un gol dell’ex Adli e una rasoiata decisiva di Gudmundsson.

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Scrive la Repubblica. Un film con tante trame al suo interno da cui escono però tre punti pesantissimi che portano i viola a dieci in classifica, a ridosso della zona Europa, ma che soprattutto danno senso, forma e sostanza all’idea di calcio di Palladino, stavolta poco ibrida ma ben evidente nella notte del Franchi: la sua sarà una Fiorentina di lotta, brava a intasare le linee e avversarie e attaccare negli spazi sfruttando il tandem Kean Gudmundsson.

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Un 4-4-2 di vecchia memoria ma efficace per uscire dalla crisi e lanciarsi verso nuovi orizzonti, uno spartito che adesso dovrà essere rivisto con le piccole ma che ha dimostrato, dopo i successi con Lazio e Milan, di essere l’abito cucito ad hoc per affrontare le grandi.

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Palladino lancia una Fiorentina che si mette a specchio del Milan, cercando di giocare sui riferimenti e sui duelli individuali. La presenza dei tre mediani Bove-Cataldi-Adli pone un tridente di centrocampo però mascherato, che declina in un classico 4-4-2 in cui l’ex Roma parte da sinistra, Colpani a destra e Gudmundsson e Kean davanti hanno il compito di rompere la pressione dei rossoneri.

Ad Adli e Cataldi il compito di proteggere la difesa e di verticalizzare appena possibile.


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