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Fiorentina un passo alla volta: prima il Sassuolo e l'ottavo posto. Poi Praga

Concentrati su un impegno alla volta: prima i viola devono chiudere il campionato nel migliore dei modi. Caccia all'ottavo posto contro il Sassuolo

È stata una traversata lunga e piena di difficoltà anche per Italiano. Momenti esaltanti e altri nei quali la nave ha rischiato di perdere la rotta salvo poi riprendere il vento e, a gonfie vele. Avvicinarsi a orizzonti che due anni fa, all’inizio del viaggio, non si potevano nemmeno immaginare.

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Scrive il Corriere Fiorentino. «Quando sono arrivato sia io sia i ragazzi venivamo da grandi sofferenze e come primo obiettivo avevamo quello di non soffrire più. L’abbiamo fatto. Dovevamo ricreare un’identità, e l’abbiamo fatto.

Volevamo diventare una squadra rispettata da tutti, e l’abbiamo fatto. Credo insomma che in questo percorso sia stato fatto tutto quello che c’era da fare andando ben oltre le aspettative». Ha lo sguardo pieno d’orgoglio Vincenzo Italiano mentre ripercorre queste due stagioni.

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Ma, arrivato all’ultimo miglio, non ha nessuna intenzione di accontentarsi. Del resto stiamo parlando di uno per il quale «non esistono limiti, ma solo orizzonti». «E noi qualche orizzonte adesso lo stiamo vedendo». Il riferimento, è alla finale di Conference di mercoledì prossimo.

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L’occasione migliore per dimenticare la delusione con l’Inter e per rendere indimenticabile questo biennio. «Giocarsi due finali non è da tutti. E se siamo arrivati fin qua avendo qualcosa in ballo anche nell’ultima gara di campionato vuol dire che siamo stati bravi.

Noi ci siamo, altri no».

Il problema, adesso, è gestire questi ultimi sforzi

Perché è vero, «la partita col West Ham ha un peso diverso», ma i viola vogliono chiudere in bellezza anche in serie A. Vincere stasera col Sassuolo insomma, fare il pieno di entusiasmo, per poi aspettare buone notizie dai campi delle rivali nella corsa all’ottavo posto (Torino, Monza e Bologna) e dalla Uefa.

«Purtroppo il West Ham può pensare soltanto alla finale — ha aggiunto il tecnico viola — mentre noi abbiamo anche questo impegno e vogliamo affrontarlo nel migliore dei modi». Certo, ciò non significa correre rischi inutili. Ma sotto questo punto di vista i segnali arrivati dalla squadra sono positivi.

«Volevamo arrivare a questo punto con tutto il gruppo a disposizione e ci siamo riusciti, e credo che da qua alla gara di Praga potremo avere tutti al 100%». Eccola, la chiave. Gestire forze e uomini, energie e risorse. Come?

Col turnover, ovviamente. Anche se stavolta non si vedranno due formazioni totalmente diverse tra un match e l’altro. Il rischio, altrimenti, è presentarsi al faccia a faccia con gli Hammers con un po’ di ruggine nel motore. Ecco perché stasera Italiano sembra deciso a presentarsi con una Fiorentina ibrida.

Qualche titolarissimo in campo dall’inizio, e qualcun altro no. «Pensiamo una partita alla volta, vogliamo l’ottavo posto e tornare da Praga con il trofeo», aveva detto invece in mattinata capitan Biraghi.


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