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Fiorentina ok a fatica. Coi New Saints arriva la 100esima vittoria Uefa

Ci vogliono 65' di sofferenza perché la squadra di Palladino riesca a domare i modesti gallesi

La Fiorentina tocca quota 100. Ma soprattutto, scrive la Gazzetta dello Sport, vince la prima sfida della nuova Conference League contro i gallesi del The New Saints che, come annunciato alla vigilia dal loro allenatore Craig Harrison, non sono venuti a Firenze in gita e ieri lo hanno ampiamente dimostrato.

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Altro che squadra di serie C ... I biancoverdi, in maglia stile Celtic, sono tosti eccome. La Viola per domarli e brindare alla vittoria numero 100 nelle manifestazioni Uefa, la diciannovesima dell'era Commisso, ha dovuto inserire tre titolarissimi pesanti, Dodò, Kean e Gudmundsson perché per 65' ha sofferto senza mai riuscire a scardinare il bunker gallese.

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Un sinistro al 20' della ripresa di quello che fino a quell'attimo fuggente era stato il più positivo, il centrocampista francese Yacine Adli, ha battuto l'ottimo Conner Roberts, portiere di ottimo livello che, dopo il raddoppio di Kean, ha negato la gioia di altri gol alla Viola con grandi interventi.

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La squadra di Raffaele Palladino non ha trovato sbocchi se non con un palo di Mandragora colpito con un tiro splendido al 43' che, però è costato il ginocchio destro al centrocampista napoletano. Il tecnico aveva chiesto una super prestazione a quelli che lui non osa definire riserve.

Ma la prova l'ha passata a pieni voi soltanto Adli, capace di voler sempre inventare qualcosa usando gli eccellenti piedi che ha. Non hanno sfruttato certo l'occasione Sottil e Ikoné, incapaci di dribblare i gallesi e di indirizzare palloni che non cadessero nel vuoto.

Da rivedere Parisi che nella ripresa è migliorato, mentre Biraghi ha retto sempre dietro, meglio di Moreno che con un retropassaggio di testa ha rischiato di mandare in porta Bradley. La Fiorentina non è mai riuscita a essere veramente ficcante, ha insistito nel giocare sulla destra per Ikone che non ne ha azzeccata una.

La prima parte ha mandato Palladino e i suoi uomini Conference negli spogliatoi seppelliti dai fischi della "Nuova Fiesole" che immaginava una festa con gol e ha visto i fantasmi. E così, dopo pochi minuti della ripresa, Palladino, capendo che non ne veniva a capo, ha fatto togliere le pettorine alle sue stelle e al 13' il triplo cambio: dentro Dodò, Kean e Gudmundsson, fuori Kayode, Beltran e Sottil.

Non a caso dopo 2' è arrivato l'atteso vantaggio: Dodò, sugli standard, alti, del campionato anche stavolta, ha subito fatto capire ai gallesi che con lui la musica cambiava, ha servito Ikonè che ha cercato Kouamè che con un velo ha liberato Adli che si è liberato da campione di Wilson e ha scaricato il sinistro imparabile per Roberts.

Fiorentina gasata e in fiducia: al 24' il bis ancora con un cross del brasiliano Dodò, svirgolata di Richardson che, però, ha favorito la conclusione di Moreno sulla quale Roberts ha respinto, ma sui piedi di un Kean indemoniato che ha firmato il suo quinto gol stagionale.

La squadra, ricompattata con gli innesti di qualità, ha cercato sempre e soltanto la porta di Roberts che, però, si è opposto da campione prima a lkonè e poi ha letteralmente tolto dalla porta il secondo hurrà di Kean.


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