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Fiorentina, illusione iniziale ma si può ripartire

Ancora tante le lacune della squadra viola, ma alcuni miglioramenti si sono visti e c'è da ripartire da lì

Allarghi le braccia e scuoti la testa davanti alla follia viola, così sintetizza La Nazione l’amara domenica di Bergamo. Non riesci proprio a fartene una ragione.

UN’ILLUSIONE. Passi in vantaggio, subisci il pari e reagisci tornando in vantaggio.

Poi, in appena cinquanta secondi, prendi due gol e vai al riposo in svantaggio. Possibile che una squadra degna di tal nome abbia dei passaggi a vuoto come quello? Sì, se non sei ancora maturo. Sì, se non riesci a mantenere alta la concentrazione e se la difesa continua a far acqua da tutte le parti.

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Peccato, è stata una grande illusione.

CENTROCAMPO A CINQUE. Il nuovo assetto viola, con il centrocampo a cinque, stava fornendo delle buone sensazioni. Mediana più folta, squadra corta e compatta. Niente più spazi vuoti, praterie in difesa e reparti scollati.

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La scelta di Palladino sembrava pagare soprattutto nella fase di non possesso, ma stava dando segnali incoraggianti anche in quella di costruzione. Tutto bene, venti minuti alla grande e primo tempo di sostanza e lucidità prima che a prendersi la scena fosse il festival della follia.

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GUARDIAMO I LATI POSITIVI.

La Fiorentina ha cercato comunque di reagire ma, alla lunga, si è riscoperta fragile. La squadra si è spenta lentamente, ha rischiato di subire il quarto gol in almeno due o tre occasioni. Perdere così fa davvero male, i problemi sono ancora tanti, ma in fondo qualche miglioramento lo si è visto.

Meglio a Bergamo, nonostante la sconfitta, che nelle tre precedenti partite di campionato. Restano quei tre punti in classifica che sono davvero pochini. La strada da percorrere non sarà evidentemente breve, ma il possibile ritorno in campo di Gudmundsson ci fa ancora sperare.

A patto però, che cambi qualcosa in difesa.


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