Fiorentina, dal cambio di modulo la svolta. Palladino usa la "doppia formazione"

Il passaggio alla difesa a 4, chiesto dagli stessi giocatori, ha risolto diversi problemi di gioco. Ora in campionato vanno i titolari, in Conference le riserve

Cambiando modulo, scrive il Corriere dello Sport, Palladino ha risolto diversi problemi di gioco. Anche prima del passaggio alla difesa a 4 c’erano stati dei momenti in cui la Fiorentina aveva convinto, ma pochi davvero. A Bergamo per quasi tutto il primo tempo, due volte in vantaggio prima della rimonta atalantina con due gol in due minuti.

Ma molto più spesso, diciamo quasi sempre, era impacciata, anonima, irrisolta. Poi l’allenatore (sospinto dai giocatori, come lui stesso ha ammirevolmente ammesso) ha trovato l’assetto, la forza, soprattutto l’identità e non ha più toccato la squadra.

Con Italiano la Fiorentina aveva cambiato formazione 141 volte, solo alla 142esima partita giocarono gli stessi undici di quella precedente. Palladino ha trovato un’altra linea: in campionato i titolari, in Conference le riserve.

Rispetto al secondo tempo di Fiorentina-Lazio domenica sera in campo c’era solo Beltran invece di Gudmundsson, ma perché è infortunato. Contro Milan e Lecce stessa formazione. Il livello della Conference gli consente di ribaltare tutta la formazione, ottenendo gli stessi risultati.

In questo modo Palladino contro la Roma ha mandato in campo 9 giocatori nuovi rispetto alla coppa, Juric solo quattro.