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Fiorentina a secco di gol per tre partite di fila: con Italiano non era mai successo

25 tiri e dominio del gioco, ma la Fiorentina non segna da tre partite. Mancano i gol di punte ed esterni. E nessuno salta l'uomo

Alzi la mano il tifoso viola che, guardando Fiorentina-Juventus, non abbia provato frustrazione: 25 tiri a 4, 18 occasioni da gol a 4, 9 corner a 2, 448 passaggi riusciti contro 178, 41 cross a 5 (dati Lega Serie A). E poi ancora: i bianconeri hanno avuto un possesso palla totale nella metà campo viola di un minuto e 41 secondi.

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Come scrive il Corriere Fiorentino, il tempo necessario (o poco più), per intendersi, per segnare il gol dello 0-1 e vincere. E certo, si può discutere all’infinito sull’estetica o su quanto una squadra possa crescere giocando così.

Il problema però, per stare in casa Fiorentina, è che quella dell’altra sera è stata soltanto la punta dell’iceberg di una questione che ormai non può più passare sotto silenzio: la difficoltà nel trovare la porta. Soprattutto con i due centravanti.

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Non a caso son bastate tre partite a secco di Nico Gonzalez per mandare in bianco i viola e, di conseguenza, per infilare un terzetto di sconfitte consecutive. Una serie negativa che con Italiano si era già verificata nel 2022, quando la sua Fiorentina perse prima con la Salernitana (2-1), poi col Milan (1-0) per poi schiantarsi (0-4) nel recupero con l’Udinese.

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Non era mai successo insomma, con questo allenatore, che i viola restassero senza segnare per tre match di fila. I RESPONSABILI. I primi imputati non possono che essere Beltran e Nzola. Sia l’argentino sia l’ex Spezia, faticano tremendamente a rendersi pericolosi.

Mai una giocata personale, mai un attacco deciso al primo palo. Soprattutto, un sacco di duelli individuali persi coi propri marcatori. Per quanto riguarda gli esterni, dopo Nico il vuoto. Ne ha segnati 2 Ikoné, e poi uno a testa Brekalo, Kouame e Sottil.

In serie A però, oltre ai 5 centri di Gonzalez, hanno trovato la porta solo Brekalo e Kouame. CERCASI DRIBBLING. Tutti, o quasi, affrontano la Fiorentina chiudendosi. Non a caso al Franchi sono arrivate soltanto 2 vittorie in 5 partite di campionato mentre in trasferta, quando gli spazi aumentano, i viola hanno trovato 3 successi in 6 gare.

E se è vero che si potrebbe pensare a qualche soluzione di gioco diversa, è altrettanto innegabile che in certe situazioni sarebbe fondamentale avere qualcuno che salti l’uomo, rompendo schemi e muri avversari. Questa però, non è la specialità della casa.

TIRARE DA FUORI. Quando si affrontano squadre che si difendono nella propria area una soluzione può stare nei tiri da fuori. I viola però, su 18 gol fatti, ne hanno trovato soltanto uno (lo 0-2 di Bonaventura a Udine) dalla distanza.


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