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Fiorentina a caccia del record: vincere a Cipro e col Verona per diventare grande

Palladino punta a eguagliare Italiano, Malesani e Trapattoni a quota 9 vittorie di fila. Non per il record in quanto tale, ma per alimentare classifiche ed entusiasmo

La Fiorentina ha conquistato sette vittorie di fila e adesso, scrive il Corriere dello Sport, l’obiettivo è l’Apoel e subito dopo sarà il Verona per provare ad arrivare a nove prima della prossima sosta. Nove, ad esempio, come quelle che ha messo insieme la Fiorentina di Vincenzo Italiano tra febbraio e aprile 2023 sommando campionato (5), Conference League (3) e Coppa Italia (1), in una caccia da parte della squadra di Palladino che va oltre e punta al record assoluto (10) non fine a se stesso, ma propedeutico a dare forza ad ambizioni e traguardi.

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Perché già così sono numeri di rilievo, numeri che autorizzano a pensare in grande e non c’è nulla di male, anzi attestano il nuovo status della Fiorentina. Le sette vittorie tra Italia (5) ed Europa (2) hanno richiamato alla memoria le nove sopra ricordate quando c’era Italiano in panchina, ma quella non è stata la prima volta e, soprattutto, non rappresenta il record assoluto.

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E a nove vittorie la Fiorentina c’era già arrivata in precedenza a cavallo delle stagioni 1997-98 e 1998-99, allenata da Alberto Malesani in un caso e da Giovanni Trapattoni nell’altro, nella striscia composta da cinque partite di campionato, un turno (il secondo) di Coppa Italia con doppia partita contro il Padova e l’andata dei 32esimi di Coppa Uefa contro l’Hajduk: lo 0-0 nel ritorno di Spalato bloccava la serie di successo a quota nove.

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La Fiorentina di Italiano ha eguagliato la Fiorentina di Malesani/Trapattoni che a sua volta aveva eguagliato la Fiorentina di Luis Carniglia, capace di arrivare a quota nove tra il 7 febbraio e il 7 aprile 1960 grazie a otto vittorie in Serie A e una in Coppa Italia: 0-0 in casa contro il Lanerossi Vicenza il 10 aprile e addio attacco al record assoluto.

Già, il record: anche qui in comproprietà tra due stagioni differenti (1957-58 e 1958-59) e proprio con la Coppa Italia volano perfetto. Cominciata il 25 maggio 1958 con il 6-1 sul Padova nell’ultima panchina dell’immenso Fulvio Bernardini alla guida degli immortali viola, poi proseguita per altre sei in un girone eliminatorio appunto di Coppa Italia indubbiamente facile (Carbonia, Siena e Prato con gare di andata e ritorno) nel dopo “Fuffo” targato Lajos Czeizler, infine battuti il Padova nei quarti e il Bologna in semifinale, nonché il Lanerossi Vicenza alla prima giornata del nuovo campionato, ecco lo stop dopo la sconfitta in finale contro la Lazio il 24 settembre: 1-0 biancoceleste.

Ora ci riprova la Fiorentina di Palladino, che intanto ha tenuto la porta inviolata per la quarta trasferta consecutiva come nella storia in casa viola era accaduto soltanto in due occasioni, una tra settembre e novembre 2007 (cinque) e l’altra addirittura tra marzo e maggio 1966 (sempre quattro).

Che non guarda al record come tale, ma come mezzo per alimentare classifiche ed entusiasmo.


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