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Dov'è la vittoria? Palladino non decolla, ma evitato un ko che sarebbe stato pesante

La difesa non funziona, il Monza fa male ad ogni incursione (così come gli avversari precedenti). I primi voti sono insufficienti

Cinque partite, cinque pareggi e un gioco che ancora non c’è. Ifischi che piovono su nel primo tempo, poi il boato a scacciare via l’incubo di una sconfitta che sarebbe stata davvero pesante. La squadra di Palladino pare bloccata.

Impaurita, inchiodata a un sistema di gioco che non viene digerito e che manda in tilt più volte la fase difensiva. Così scrive La Repubblica. BALLERINA. Primo tempo sulla scia di quanto visto finora in stagione: tanti passaggi, zero tiri in porta fino al 40’ e difesa che traballa a ogni avanzata avversaria.

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Parma, Venezia, le due sfide con Puskas Akademia: erano arrivati quattro pareggi, con quello in Ungheria risolto ai calci di rigore. Nella quinta sfida, la prima di settembre, ne arriva un altro col Monza (2- 2). E pensare che il calendario, a un primo sguardo, pareva agevole per i viola alle prese con uno stravolgimento tattico, tecnico, di nuovi elementi in rosa.

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DIFESA NO. Gudmundsson ancora in tribuna, gli altri in campo a fasi alternate. Chi appena arrivato e subito schierato, chi ancora fuori dal gioco, chi pieno di incognite. Una difesa che così messa non può funzionare. E Kean che pare predicare nel deserto: due grandi occasioni, una rete realizzata, sempre pericoloso.

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Palladino si agita, poi si mette a sedere, poi si rialza incredulo. Il mercato è stato intenso, ha fornito tante nuove pedine e alcune alternative interessanti. Ma la difesa, no. Tra cambi di modulo e giocatori che fin qui non sembrano all’altezza.

Pongracic e Quarta in panchina, più che un segnale, fanno riflettere. Al 96’ il pari di Gosens, che rianima i viola grazie a un colpo di testa perfetto da angolo. Adesso la sosta, poi la sfida sul campo dell’Atalanta. Gli esami sono già finiti e i primi voti arrivati sono insufficienti.


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