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Dilemma Franchi, Pucci e De Sinopoli: "I posti saranno meno di 22mila, non ci sono certezze per gli abbonati"

Le parole dei rappresentanti di ACCVC e ATF sui dubbi per i lavori allo stadio: "Ma lo scopo non è certo politico"

Il tema è più che mai dibattuto fra i tifosi viola. Quale destino attende lo stadio Artemio Franchi nelle prossime settimane? Ricapitolando: il Comune ha messo in moto le ruspe in Curva Fiesole, la Fiorentina ha presentato ricorso cautelare d’urgenza per sospendere i lavori.

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Bagarre che si svolge in pieno periodo elettorale e in tutto questo si è compreso che circa metà stadio, la prossima stagione, non sarà utilizzabile, scrive La Nazione. «Ci sono diverse problematiche - dice Federico De Sinopoli, Presidente ATF -.

La prima è che i posti disponibili non saranno 22.000 come sbandierato in passato ma meno. Ci sono delle zone cuscinetto da rispettare, posti a scarsa visibilità che non potranno essere utilizzati per gli abbonamenti. Al momento non abbiamo la certezza di poter collocare tutti gli abbonati dello scorso anno se questi volessero sfruttare il diritto di prelazione».

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Settore ospiti? «Potrebbe essere spostato all’estremità della Maratona, a ridosso della zona di cantiere che rispetto alle previsioni si è allargato parecchio. Politica? Noi non parliamo solo a nome dei tifosi che risiedono a Firenze, tre quarti degli iscritti ai club abitano ovunque.

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Lo scopo non è certo politico». Sulla stessa lunghezza d’onda Filippo Pucci, Presidente ACCVC. «La Curva Ferrovia non riesce a coprire gli abbonati di Fiesole dello scorso anno. La Fiorentina non ha alcuna risposta al momento e organizzare con questi presupposti la Campagna Abbonamenti è praticamente impossibile.

L’impressione è che si rimanga nel cantiere del Franchi anche nella stagione ‘25/’26, abbiamo perso le tracce dell’ipotesi ‘Padovani’. Dovrebbe essere pronto in dodici mesi, ma i tempi mi sembrano stretti per arrivare al traguardo.

La cosa che da noia è non avere certezze. I tifosi sanno di dover fare dei sacrifici, abbiamo chiesto di rimanere al Franchi e di non andare in giro per l’Italia. Però un cronoprogramma non c’è».


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