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Difesa ok, qualche brivido ma stavolta porta inviolata

Il Cukaricki era un avversario leggero, ma la Fiorentina ha comunque gestito piuttosto bene le ripartenze dei serbi

Non c’era solo il reparto offensivo tra gli osservati speciali della serata di Leskovac, nell’ottica - più volte ribadita da Italiano - di migliorare la differenza reti in caso di arrivo a pari punti con una o più formazioni al termine delle sei gare del girone F.

Anche la difesa della Fiorentina, che si annunciava in partenza rivisitata per la sfida contro il Cukaricki, era attesa da un test indicativo per poter mantenere su più fronti la testa del raggruppamento. Una missione, se pur sulla carta poco probante visto che i serbi prima della gara di ieri erano stati capaci di segnare appena un gol in tre gare, che sotto certi aspetti si può dire compiuta, nonostante un paio di brividi corsi dai viola a cavallo tra primo e secondo tempo.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. STRADA GIUSTA. Due svarioni che, per fortuna di Italiano, non hanno cambiato il corso della partita e che anche Cristiano Biraghi, subito dopo la vittoria che ha proiettato la sua squadra in testa al girone, ha tenuto a minimizzare: «Come ci è successo con laJuventus, giocando sempre nella metà campo avversaria e tenendo spesso il pallino del gioco può succedere che concediamo qualche ripartenza alle altre squadre ma sono convinto che la strada sia giusta.

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Noi in generale concediamo poco agli avversari e quando facciamo un errore sembra sempre che abbiamo fatto qualcosa di eclatante. Non ci dobbiamo scordare, però, che le partite si giocano in undici contro undici, per cui da adesso avanti così».


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