De Laurentiis, Italiano piace ma niente sgarbi a Commisso: "Se fosse lui a rompere con la Fiorentina..."

L'identikit per il nuovo tecnico del Napoli, tra modulo e inserimento in città. ADL non vuole incrinare il rapporto con la Fiorentina, ma...

Le rivoluzioni non lo spaventano affatto. Sente di essere il condottiero del suo Napoli, la stagione appena trascorsa ha legittimato tutte le scelte che ha fatto negli anni ed è per questo che una transizione così impegnativa non lo preoccupa, anzi. Aurelio De Laurentiis appare persino divertito, forse perché siamo nella fase che più di tutte unisce i suoi due mondi, il calcio e il cinema: il casting. «La lista dei profili è passata da venti a quaranta nomi», ha detto ieri senza il timore di sembrare esagerato.

Da ieri ha iniziato il giro di chiamate esplorative, così da ridurre progressivamente un elenco davvero lungo. Tuttavia, non c’è fretta. De Laurentiis indica il 27 giugno come data entro la quale avrà compiuto la sua scelta, ma l’impressione è che tra una settimana possa avere le idee molto più chiare.

L’identikit è stato ribadito, come un origami che prende forma piega dopo piega: adattamento al 4-3-3, voglia di abbracciare i tratti caratteristici della città, capacità di gestione della rosa per distinguersi in tutte le competizioni e nessun costo aggiuntivo.

Quei tecnici che sono in attività e sono vincolati alle società d’appartenenza con una clausola rescissoria, non saranno presi in considerazione. Così scrive La Gazzetta dello Sport. REBUS ITALIANO. Vincenzo Italiano resta un profilo particolarmente gradito al presidente, che gli ha rivolto nuovi elogi.

«È un allenatore bravissimo, ma è impegnato e non credo sia corretto compromettere gli equilibri con un club amico, con cui condivido le stesse battaglie. Se poi fosse lui a rompere con la Fiorentina, allora sarebbe un altro discorso».

Uno scenario che non è detto si verifichi, considerando che il tecnico ha un altro anno di contratto più l’opzione unilaterale in favore dei viola per prolungare fino al 2025. Dunque, nel mare magnum delle candidature, la sua va ridimensionata, a meno che non chieda e ottenga di essere liberato.

De Laurentiis ha molto a cuore il rapporto con Commisso e Barone,non vuole rischiare di intaccarlo e quindi non ha intenzione di intromettersi. De Laurentiis ha (quasi) escluso anche un ritorno di fiamma. Quello di Benitez in particolare: «Ho un rapporto vivo e amichevole con gli allenatori che ho avuto, ma non farei del bene a nessuno se richiamassi qualcuno di loro.

Mai dire mai, però».