De Gea e Kean trascinano la Fiorentina. Ma sul cielo viola non si dissipano le nubi

De Gea e Kean i migliori per distacco: trovati portiere e centravanti, è mancato tutto il resto

Avanti in Europa, ma solo grazie ai rigori. E dopo una partita che stava diventando un incubo. Una sofferenza indicibile questa notte ungherese viola, con pochi sussulti e tanti quesiti. Nel segno di Moise Kean, David De Gea e di una salita ripida, culminata con la resistenza in nove contro undici, nei supplementari, fino alla lotteria dei rigori, decisa dalla parata di De Gea su Szolnoki.

Dopo la gara della Pancho Arena però non si dissipano le nubi sul cielo della Fiorentina, scrive stamani Il Corriere Fiorentino. In un agosto iniziato in modo claudicante la gara di ritorno del playoff europeo ribadisce i temi di questa torrida estate, dentro e fuori dal campo.

La Puskas Akademia ha avuto il merito di avere elevato, e non di poco, il coefficiente di difficoltà delle due partite. Anche in Ungheria la squadra di Palladino ha dovuto convivere con un andamento del match a dir poco balbettante ed è stata salvata a più riprese da due singoli: De Gea e Kean.

Nel primo tempo, ispido e spigoloso, l’atteggiamento della Fiorentina ha tradito non solo il peso della posta in palio, ma anche un senso di disorientamento che non sembra ancora averla abbandonata. (...)