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Da bruco a farfalla, Palladino e Spalletti fanno rinascere Kean. Numeri in 'stile PSG'

Da Torino a Firenze, Moise è al centro del progetto. Già 4 gol tra Fiorentina e Nazionale, rinato dopo il periodo alla Juve

In natura, per diventare farfalla, un bruco impiega circa due settimane. Ci ha messo un po' di più Moise Kean, ma la sua trasformazione è altrettanto sensazionale: da bruco a farfalla, da attaccante incapace di dare un qualsiasi apporto offensivo nel suo ultimo periodo in bianconero (0 reti e 0 assist nel 2023/24), alla rinascita a due colori, viola e azzurro, con 4 centri nelle prime sei.

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Una metamorfosi che passa dal cambiamento e dalla fiducia che l'attaccante classe 2000 ha trovato in due porti sicuri, il Viola Park e Coverciano, e in due maestri come Palladino e Spalletti che rischiano di riuscire dove illustri colleghi (da Allegri a Benitez, passando per Ancelotti e Pochettino) non sono riusciti.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. UN NUOVO KEAN. La premessa è d'obbligo: sei partite son troppe poche per gridare al pieno recupero di un capitale tecnico che rischiava di perdersi a 24 anni. Un mese e mezzo - inserendo anche il buon precampionato fatto - è però abbastanza per iniziare a percepire un'inversione di tendenza.

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In estate si è trovato di fronte all'ultimo treno per poter davvero diventare il giocatore che da quando aveva 16 anni - al suo debutto alla Juventus - aveva solo fatto intendere di poter essere. È bastato spostarsi da Torino a Firenze, staccarsi dal mondo Juventus dopo più di 14 anni, per far schiudere la crisalide.

Kean è rimasto un giocatore con caratteristiche del tutto peculiari (centravanti di movimento ma possente, ancora da levigare tecnicamente nonostante l'età, capace però di mettere in imbarazzo gli avversari per arroganza fisica), è stato però messo al centro del progetto Fiorentina.

NUMERI. E i suoi numeri sono schizzati: far meglio rispetto al vuoto cosmico prodotto nella Juve di Allegri era facile, ma mettendo a confronto alcuni dati - quello dei tiri in porta ad esempio, zero da inizio gennaio a giugno, già 2 a a partita, in media, nelle prime cinque in viola - abbiamo la percezione di quanto il contesto faccia la differenza.

E' forse più giusto il confronto rispetto alla stagione d'oro, al Psg, nel 2020/21, l'esperienza più prolifica per lui, con 17 reti. Le cifre del primo Kean a Firenze ricalcano, in percentuale di tiri in porta su tiri totali (oltre il 75%), duelli aerei vinti (sopra il 50%), expected Goals per tiri (sopra lo 0,90!) e non solo, quelli di Parigi.


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