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CorSport: oggi incontro Commisso-Italiano. Il tecnico chiede rinforzi per crescere

Archiviata la stagione è tempo di capire se e come il tecnico e la Fiorentina proseguiranno insieme. Oggi l'incontro con il presidente

Vincenzo Italiano, pur con un altro anno di contratto (con opzione al 2025) che lo lega ai viola, resterà alla Fiorentina o no? L’allenatore e Commisso, a meno di ripensamenti, parleranno oggi. Si confronteranno. C’è il Napoli che attende (ma non preme).

E soprattutto c’è un club, quello viola, che deve tirare una riga sulle finali perdute e ricominciare di gran carriera. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

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VOGLIA DI CRESCERE

Di fatto, il discorso di Italiano è stato chiaro: «Ho un contratto, il presidente ha detto che dopo le sfide con Inter e West Ham ci incontreremo, come fanno tutte le società. E parleremo serenamente di ogni cosa. Vedremo come sarà programmato il futuro.

La Fiorentina perderà dei giocatori, dovremo rimpiazzarli. E, secondo me, se vogliamo continuare a viaggiare a questi livelli, bisognerà rinforzare tutto ciò che è a livello qualitativo questa squadra». Chiamatele garanzie, chiamatele richieste.

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Di sicuro, è voglia di crescere. Per farlo, Italiano sa che la Fiorentina va migliorata e che ha bisogno di rinforzi. Il nodo è lì. Perché ciò che è successo all’Olimpico e all’Eden Arena brucia maledettamente anche sulla sua pelle.

A Praga, un’ora dopo la fine della partita, abbiamo visto un allenatore segnato in maniera profonda dalla delusione appena patita. «Così fa molto, molto, molto male. E’ un’esperienza che non auguro a nessuno: siamo andati a un millimetro dall’alzare due coppe e invece nei prossimi anni racconteremo di due delusioni cocenti.

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Questa più dell’altra». E qui Italiano ha avuto quasi uno sfogo, indirizzato verso i propri giocatori: «Mi fa male perdere con un gol del genere (riferito ovviamente alla rete al 90’ di Bowen, ndr). Quattro difensori schierati su una palla contesa, e viene fuori questa palla.

L’abbiamo provata per cinque giorni. Cinque giorni. E anche i ragazzi lo sanno. Potevamo perdere con Paquetà che la mette all’incrocio o con Antonio che ne scarta tre e sfonda la rete. Ma perdere così mi fa malissimo. Avevamo preso in mano la partita.

Con Mandragora e quel rigore in movimento potevamo chiuderla. Invece... ».

PUNTO FERMO

Italiano sa di poter reagire. Ora resta solo da capire dove. Fino a ieri all’alba, il tecnico continuerà a Firenze. Anche Rocco Commisso è stato chiaro, come il suo allenatore: «Vincenzo un punto fermo? Sì». E poi ha riparlato della sfida con il West Ham: «Meritavamo di vincere la partita, forse per 3-0.

Ma in campo ci sono stati alcuni casi in cui l’arbitro avrebbe dovuto fare meglio. Mi dispiace per tutti i tifosi. Avremmo potuto fare di più».


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