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Con il Rapid è dentro o fuori. Niente turnover, spazio alle certezze

Da Gonzalez a Bonaventura, fino a Milenkovic e Arthur: tanti intoccabili per Italiano nella sfida che può già indirizzare la stagione

Ma quale turnover. La Fiorentina, quella in formato dottor Jekyll e mister Hyde che nelle sfide con Rapid e Lecce ha inquadrato bene un tempo di gioco e sbagliato l’altro, è chiamata – giovedì sera – al primo appuntamento da dentro o fuori della stagione.

L'obiettivo, nel ritorno dei preliminari di Conference, è di ribaltare il ko dell'andata e sbarcare ai gironi. Italiano, insomma, non potrà sbagliare formazione e soprattutto dovrà ricorrere a un pacchetto di giocatori indispensabili (per rendimento e qualità) in questa primissima parte della stagione.

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Alla faccia, appunto, di turnover e rotazioni, perché Fiorentina-Rapid non è esattamente la partita dove far tirare il fiato a qualcuno. Così scrive La Nazione. DIFESA E CENTROCAMPO. In difesa, ragioni di mercato a parte, non ci sarà un posto per Quarta che anche con il Lecce ha sbagliato tanto.

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Ci saranno Milenkovic e Ranieri, con Biraghi a sinistra. Il serbo non ha bisogno di riposo, gli altri due sono rimasti fermi contro il Lecce. Il centrocampo è il reparto più in emergenza. L'asse è composto da Arthur e Mandragora, anche se il centrocampista brasiliano (e lo si è visto molto bene nel secondo tempo con il Lecce) sembra avere le batterie leggermente scariche.

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Ma questa non sarà assolutamente una buona ragione per rinunciare alla qualità di Arthur. ATTACCO. Nico è un intoccabile davanti. Così come Bonaventura: impensabile poterci rinunciare. A sinistra Brekalo in vantaggio su Sottil, mentre per la maglia di centravanti il ballottaggio sembra propendere nella direzione di Nzola con Beltran a disposizione.


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