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Commisso blinda Italiano. Dalla Fiorentina rassicurazioni sul rafforzamento della squadra

Arrivata la conferma ufficiale del tecnico gigliato. Che nell'incontro andato in scena venerdì ha ricevuto rassicurazioni sui piani del calciomercato

Mancava solo la conferma ufficiale da parte della Fiorentina per iniziare a programmare il futuro tecnico della prima squadra. Come scrive il Corriere dello Sport, Vincenzo Italiano non si muoverà dalla sua panchina, onorerà il contratto che lo lega al club viola ancora per un anno (con opzione fino al 2025) e sarà il baluardo attorno al quale impostare il rilancio di un gruppo ancora ferito per quello che è stato un epilogo di stagione a dir poco beffardo.

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A darne notizia è stato direttamente il presidente Rocco Commisso. Nel corso del pranzo nei pressi di Ponte Vecchio andato in scena venerdì tra il mister e la dirigenza, il club azzurro non è stato mai nominato. Né realmente l’allenatore pare aver preso l’opzione Napoli come strada alternativa alla sua permanenza a Firenze.

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Da parte della Fiorentina sono arrivate rassicurazioni circa il piano di rafforzamento della squadra («Ma fare o non fare l’Europa l’anno prossimo potrebbe cambiare qualcosa» ha spiegato Commisso, riferendosi al possibile ripescaggio dei viola in Conference in caso di squalifica della Juventus) e la voglia di tutto il club è quello di provare ad alzare l’asticella: «La stagione è stata molto positiva.

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A febbraio mi ero preso le responsabilità dei brutti risultati ottenuti dalla squadra ma da quel momento è iniziato un ciclo di vittorie che ci ha portato a due finali», ha ribadito orgoglioso Commisso. Che in vista della prossima stagione sembra già avere le idee chiare: «L’unica garanzia che ho dato a Italiano per il 2024 è che verrà pagato (ride, ndc).

Abbiamo parlato dei giocatori che se ne potranno andare ma che saranno sostituiti: adesso lui può fare la storia a Firenze e spero possa restare per tanti anni». Molto, se non tutto, passerà però dal mercato estivo, dove la Fiorentina sarà chiamata a sciogliere alcuni nodi che si trascina dietro ormai da mesi: «Cercheremo di migliorare la squadra nei limiti del possibile: gli altri club accumulano debiti mentre io metto sempre soldi freschi e riesco a tenere alto l’indice di liquidità: a marzo era di 1,25, con la soglia minima prevista di 1,06.

Qualcuno dice che dovrei spendere 100 milioni di euro ogni sessione di mercato ma sia chiaro: non lo farò mai» ha chiarito il patron.


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