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Commisso abbraccia Italiano: "Qui ha la possibilità di fare la storia"

Il presidente della Fiorentina in conferenza stampa annuncia che si riparte dall'attuale allenatore: "Mi auguro che rimanga per tanti anni"

Come scrive La Nazione, nella conferenza di ieri Rocco Commisso è andato a ruota libera, prima di salutare l’Italia (partirà lunedì) parlando di tutto, con la sua consueta schiettezza, condita da qualche angolo acuto e carezze.

Soprattutto per il tecnico Italiano e per tutti quelli che lavorano per la Fiorentina. «Ieri (venerdì, ndr) ho visto Italiano, ricominciamo con lui». E via con il primo sassolino: «La stagione è stata molto positiva, in certi aspetti eccellenti pur avendo perso le due finali di coppa.

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Ieri sera sono tornato tardi da Reggio Emilia dove la Primavera ha perso all’ultimo minuto. E molti hanno scritto che si perde. Ma nessuno dice che noi lì ci siamo arrivati. I ragazzi della prima squadra e della Primavera sono stati dei piccoli eroi».

Ma è il tema Italiano a tenere banco e Commisso ha ribadito la sua totale fiducia nell'allenatore della Fiorentina, difeso a spada tratta anche quando le cose non stavano andando secondo le aspettative: «Neppure nei momenti difficili, come a febbraio quando qualche tifoso chiedeva di mandarlo via ho mai considerato un’alternativa e lui non ci ha mai detto di volersene andare.

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Credo sia contento di restare, qui ha la possibilità di fare la storia e mi auguro che con il suo staff possa rimanere per tanti anni. Contatti col Napoli? De Laurentiis non mi ha chiesto nulla». E a chi gli faceva notare il pericolo di un possibile ’bis’ con quanto accaduto due stagioni fa a parti invertite ribadisce: «C’è un contratto con lui e i contratti si rispettano.

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Con lo Spezia c’era una clausola di un milione e una clausola l’avevamo anche quando abbiamo rinegoziato l’accordo. Italiano ha voluto eliminarla con l’aumento dello stipendio e così è stato fatto. Credo sia contento di restare qui dove ha la possibilità di fare la storia e mi auguro che insieme al suo staff possa rimanere tanti anni, sarebbe bello».

Poi l’affondo sui media: «La stragrande maggioranza dei giornalisti sono onesti anche se criticano, ma alcuni cercano solo di distruggere. Ma vorrei chiedere chi ha preso Italiano? Se l’ha preso la società e ha messo i soldi, i meriti saranno anche della società».


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