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Cinica e spietata: sì è una Fiorentina da Champions

Quarta vittoria consecutiva in campionato e una posizione in classifica che fa sognare i tifosi viola. E' una Fiorentina sorprendente

Cinica, spietata e al terzo posto in classifica. Sì, in piena zona Champions. La turbo Fiorentina di Palladino continua a correre, mette in fila la sesta vittoria consecutiva (fra campionato e Conference) e lo fa portando a casa lo 0-1 sul Genoa, al termine di una partita che non è stata esattamente facile.

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Macchè. Scrive La Nazione. Del resto, sfondare il muro rossoblù con cui Gilardino voleva mettersi in tasca almeno il punticino ha costretto i viola a una partita meno bella, a tratti ruvida, per niente fluida. Poi ecco apparire la squadra cinica che ha colpito con Gosens e poi si è inchinata a un paio di interventi da urlo di De Gea.

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Mediano ‘green’ con i giovani Bove e Richardson. Già, Bove, sempre più jolly nelle intenzioni e nelle scelte di Palladino che a Genova riporta l’ex giallorosso sulla mediana. Lassù, al suo posto c’è infatti Sottil. Il centravanti è Kouame, mentre in difesa torna (accanto a Ranieri), Quarta.

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Nell’occasione anche capitano. Gilardino presenta un Genoa ‘coperto’ con Thorsby che parte da lontano per accendere il contropiede e aiutare la linea d’attacco, Pinamonti-Ekhator. Partita tutto sommato vivace nei primi minuti.

La Fiorentina tesse buone manovre con Bove e Dodo mentre Palladino fa scalare spesso in avanti Gosens (in supporto a Sottil) quasi a voler sfruttare anche le doti d’attacco dell’ex Atalanta.

Badelj accende il motore del Genoa ma in un paio di occasioni non è seguito dai compagni

Ne esce una partita molto (anche troppo) tattica e pesante e la squadra viola fa fatica a pungere. Palladino si sgola con Kouame che rimane troppo solo in avanti e fa sfilacciare il gioco viola. Beltran è lucido ma non si ritaglia spazi sufficientemente cattivi.

Sono Gosens e Richardson a prendersi qualche responsabilità in più, anche in fase d’attacco ma il primo tempo di arena sullo 0-0. La ripresa parte con un’incursione pericolosa di Ekhator che cerca la porta con un diagonale in velocità.

Le galoppate di Sottil sulla fascia sono sicuramente la cosa migliore della Fiorentina, ma Kouame è troppe volte in ritardo per sfruttare le rimesse al centro dell’esterno. Si corre verso la mezz’ora ed ecco il lampo (su rimpallo) di Gosens che fa balzare in piedi la Fiorentina.

L’assist è di Beltran che trasforma nella palla buona un batti e ribatti nell’area del Genoa. Un minuto e De Gea cancella come sa fare lui la fulminea reazione rossoblù: conclusione (la prima) insidiosissima di Pinamonti. Arriva il debutto del giovane Rubino (per Beltran), un ultimo miracolo di De Gea (su Vasquez) e poi il fischio finale.

E Firenze vola.


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