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Cecchi Gori: "Berlusconi mi chiedeva sempre di Rui Costa. Io gli rispondevo di no, ma alla fine..."

Il ricordo dell'ex presidente della Fiorentina, che con l'ex patron rossonero ha avuto rapporti non solo nel calcio ma anche nel cinema e nella tv

Per la scomparsa di Silvio Berlusconi sul QN - La Nazione intervista a Vittorio Cecchi Gori, ex presidente della Fiorentina: "Era prima di tutto un grandissimo imprenditore e tutto il resto era una derivazione del suo talento.

Il calcio, la politica, il cinema, sapeva fare tutto, era un mago della comunicazione e degli affari". Mai litigato con Berlusconi? "Mai, fin quando era concentrato sul cinema abbiamo avuto rapporti strettissimi. Ricordo poi che quando morì mio padre, lui venne a Firenze e si unì alle persone che portarono la bara nella sistemazione provvisoria nel cimitero di Soffiano".

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E nel calcio come sono stati i vostri rapporti? "Buoni, anche se lui mi chiedeva sempre Rui Costa e io gli rispondevo di no". Poi però se l’è preso. "Certo, anche perché si sono portati via tutto quello che era mio. Ma questa è un’altra storia, per raccontarla avremmo bisogno di una pagina, anzi di un giornale intero".

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