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Cataldi subito al centro della Fiorentina: e ora ritrova la Lazio

Superata la separazione traumatica dalla Lazio, Danilo si è subito imposto al centro della Viola di mister Palladino

Il mondo capovolto di Danilo Cataldi inizierà quando uscirà dal tunnel del Franchi, con le maglie della Lazio tutte intorno, come avversarie. Se non fosse per lo spessore e l’esperienza del calciatore sarebbe quasi da crisi di identità.

E invece ci sarà emozione, un pizzico di voglia di rivalsa e tanti sentimenti che spariranno al fischio d’inizio quando darà tutto per i colori viola. Scrive La Gazzetta dello Sport.

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Prova di carattere

Arrivato alla Fiorentina (prestito con diritto di riscatto) in conferenza ha subito detto: «Se fosse stato per me la Lazio non l’avrei mai lasciata». Una frase che gran parte dei tifosi viola ha recepito come una prova di rispetto e carattere.

Raffaele Palladino poi è stato subito colpito dalla determinazione nello scendere in campo tanto che, dopo appena due giorni dal suo arrivo, lo ha schierato titolare contro il Monza per poi confermarlo dal primo minuto a Bergamo.

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Per visione di gioco e capacità di adattarsi a più moduli, l’allenatore (già suo compagno di squadra al Genoa) gli ha dato fiducia immediata. La stessa che Cataldi avrebbe voluto a Roma. A Firenze dovrà trovare quella continuità che nella capitale gli è mancata.

Con Simone Inzaghi ha avuto alti e bassi, mentre con Sarri è stato fondamentale nell’anno del secondo posto. Ma anche nel 2023-24, nonostante l’arrivo di Rovella, ha sfiorato le 30 presenze. Questa stagione a Roma, sotto la guida di Marco Baroni, sembrava difficile rientrare con stabilità nel progetto tecnico e le strade si sono divise con una storia tutta da riscrivere.

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Quella fascia

Tifoso della Lazio, cresciuto nelle giovanili biancocelesti, nel gennaio 2015 ha esordito in prima squadra dove è rimasto (con brevi intervalli in prestito) fino a venti giorni fa quando le strade si sono divise. Anche la fascia da capitano ha una storia tutta particolare nel destino di Cataldi.

Era il capitano dell’ultimo scudetto vinto dalla Primavera di Bollini nel 2013 e la prima volta che l’ha indossata in prima squadra è stato proprio contro la Fiorentina il 9 marzo 2015, diventando il più giovane a portare la fascia laziale.

E forse la questione-capitano ha inciso perfino sulla sua partenza. Dopo l’addio di Immobile, anche alcuni compagni, come Provedel e Marusic, gli avevano virtualmente attribuito la fascia che per Cataldi sarebbe stato un sogno indossare nuovamente.

Un simbolo che poi è finito al braccio di Zaccagni. Se con il club ci sono state delle fratture, per il giocatore è invece amore vero con i tifosi che per sottolineare l’attaccamento reciproco hanno scritto «vogliamo undici Cataldi» nelle ore del suo addio.


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