×

Cairo-Commisso, tensioni incrociate. Ora la contro-querela

La prima querela nei confronti della Gazzetta per quel vecchio articolo, gli attacchi a Cairo e al Torino e i cori dei tifosi. Ieri la 'risposta' del presidente granata

Cronaca di una querela annunciata. Alla fine, Urbano Cairo ha deciso e la frase pronunciata il 2 febbraio dopo l’ennesimo attacco di Rocco Commisso («Quello che dice è altamente diffamatorio dei miei giornali e della mia persona, oltre a non essere vero.

E quindi stiamo valutando con il mio avvocato se ci sono gli estremi per la querela») è adesso un passo compiuto. Dopo avere chiesto alla Federcalcio l’autorizzazione, trattandosi di una querelle tra tesserati, il presidente del Torino ha scelto, per usare l’espressione classica di questi casi, di adire le vie legali, così come aveva fatto quello della Fiorentina nel gennaio dell’anno scorso, quando su un giornale del gruppo di Cairo erano state usate espressioni da lui ritenute allusive e offensive: veniva definito “don Rocco” e si scriveva «più che da un gangster movie di Coppola o Scorsese, sembra uscito da un film poliziottesco all’italiana di Serie B».

sponsored

Così scrive Tuttosport. ATTACCO E CORI. Ieri, la controquerela. Nel 2023 gli attacchi di Commisso a Cairo si sono intensificati, sempre partendo dalla convinzione che il doppio ruolo dell’imprenditore lo collochi in una posizione di forza e per di più non corretta nei suoi confronti: e così, a febbraio ha parlato di «stupidi articoli di cui si dovrebbero vergognare» (sottinteso: i giornalisti che li hanno scritti) e a maggio si è lamentato per il poco o nullo spazio dato alla Fiorentina sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport a vantaggio della squadra granata: «Ma che cosa vale il Torino?

sponsored

», è sbottato. In mezzo, ad aprile, si è pronunciato direttamente contro il Cairo presidente del Torino: «Non ha vinto nulla, mentre la mia squadra adesso è attesa da due finali». Finali perse contro l’Inter in Coppa Italia e il West Ham in Conference League (e pure quella del campionato Primavera contro il Lecce), ma ovviamente il nocciolo della questione non è questo.

sponsored

L’escalation della tensione ha indotto i tifosi granata a dedicare a Commisso un paio di cori durante la partita tra il Torino e la Fiorentina del 21 maggio, quella che, concludendosi con un pareggio, ha di fatto permesso ai viola di terminare il campionato all’ottavo posto con tre punti in più dei granata.

Morale: il giudice sportivo ha punito la società di Cairo - a sua volta ormai assuefatto ai cori ostili della Maratona - con una multa di 3.000 euro. IN TRIBUNALE. Alle dichiarazioni di Commisso ha sempre preferito non ribattere Cairo, se non con quell’accenno all’intenzione di riparlarne in tribunale.

Sollecitato, ha risposto in maniera tranchant - «Io non ho niente contro Commisso» - lasciando capire che non voleva scendere a un livello di scontro che obiettivamente non fa onore al calcio italiano, dove le liti sono purtroppo una sciagurata abitudine.

Ma senza virgolettare nulla: fino al comunicato di ieri, conclude il quotidiano di Torino.


Lascia un commento