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Biraghi rilancia la Fiorentina: obiettivo fare meglio dell'anno scorso

Il capitano ha parlato a margine del Trofeo Nereo Rocco rilanciando le ambizioni del club viola in vista della ripresa della stagione

Proverà a riportare in viola anche solo un briciolo di tutto l’entusiasmo vissuto in questi giorni con la maglia della Nazionale. Cristiano Biraghi è pronto e sa che, domenica contro l’Atalanta, per la Fiorentina sarà vietato sbagliare.

La classifica per adesso non è certo compromessa. Eppure l’avvilente titolo di peggior difesa del campionato con cui la squadra di Italiano ha dovuto convivere durante tutta la sosta non è certo un aspetto di cui vantarsi. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

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«Qualcosa là dietro abbiamo sbagliato, questo è fuori discussione. Chi è rimasto a Firenze però ha lavorato sodo, per cui dovremo cercare di prendere meno gol già a partire dalla prossima partita» il commento del terzino, reduce da due presenze consecutive nel nuovo ciclo azzurro targato Spalletti.

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E insignito a Coverciano del trofeo per lo sport nel corso del 43° Premio Nereo Rocco, assieme all’ex viola Andrea Orlandini, al fratello di Davide Astori, Bruno, al tecnico del Bologna Thiago Motta, del procuratore Furio Valcareggi e del giornalista di SkySport Massimo Marianella.

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FARE MEGLIO

Tutto lascia pensare, però, che la Fiorentina si senta già più forte rispetto a un anno fa. I gironi di Conference, ormai, sono una realtà e la testa di Biraghi e compagni è già pronta ad affrontare il tour de force di sette partite in tre settimane già in calendario: «La società ha fatto grandi sforzi sul mercato, acquistando i giocatori che aveva richiesto l’allenatore.

Fare meglio rispetto alla scorsa stagione non sarà facile ma l’obiettivo è quello» il pensiero del capitano. Che poi ha risposto anche a chi, nonostante il rendimento in ascesa negli ultimi anni, continua a manifestare scetticismo nei confronti del capitano: «Il giorno che non sentirò più critiche nei miei confronti andrò via perché vuol dire che il mio ciclo qui è terminato» ha scherzato il terzino: «Posso piacere o meno ma la faccia ce la metto sempre: se in sette anni a Firenze ho sempre giocato 40 partite all’anno vuol dire forse qualcosa in me gli allenatori vedono…».

DUALISMO

Un pensiero, poi, Biraghi lo ha dedicato anche al suo concorrente sulla fascia sinistra, Parisi, con il quale già in vista di domenica il classe ’92 si giocherà il posto: «Il dualismo che viviamo io e Fabiano è positivo per entrambi.

Tutte le grandi squadre hanno due titolari per ruolo e la Fiorentina vuole puntare ad essere una grande squadra».


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