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Beltran oltre l'equivoco tattico: non è un centravanti

L'argentino già al River giocava come seconda punta o falso nove, a Firenze Italiano lo ha arretrato a trequartista. Palladino sta proseguendo sulla stessa strada

Il rischio della duttilità è di cadere facilmente in un equivoco tattico. Lucas Beltran in Argentina aveva dimostrato di avere lo spunto della punta e pure quello del dieci: a Buenos Aires lo facevano giocare da centravanti ma era di fatto un falso nove, più una seconda punta, comunque un giocatore di movimento e anche generoso sul piano della corsa.

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Quando l’argentino si è presentato a Firenze e ai tifosi viola nell’estate 2023 era reduce dalla prima stagione in doppia cifra della sua carriera, 16 centri in 36 partite con il River. In Viola è arrivato per colmare il vuoto lasciato da Vlahovic, per occupare la casella temporaneamente affittata a Cabral.

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Il problema era ed è che parliamo di profili completamente diversi: Beltran non potrà mai essere il centravanti strutturato come lo è il serbo, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio. RIPROVE. L’esigenza (allora) impellente da parte di Italiano di poter contare su una punta centrale che garantisse un certo numero di gol, mal si coniugava con la fretta di dimostrare tutto e subito (del nuovo arrivato): così, il tecnico ora al Bologna ha presto dirottato Beltran sulle trequarti, trovando peraltro i favori del diretto interessato. Cambio in panchina e nessun cambio di utilizzo, anche se il giorno della presentazione Palladino aveva dichiarato: «Lucas ha mentalità e qualità di spicco per fare sia il trequartista, sia la prima punta».

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La versione numero due sta sfumando. Forse è già sfumata: ci sono ben tre riprove a dimostrarlo, una per mese (agosto, settembre, ottobre) con l’avanzare della stagione. TREQUARTISTA. Prima riprova, Fiorentina-Akademia Puskas del 22 agosto: Palladino fa turnover, rinuncia a Kean in partenza e mette Beltran centravanti.

Morale: l’attacco non incide e non crea occasioni, l'ex River rimane negli spogliatoi al 45’ per fare spazio ovviamente a Kean (che segnerà il gol del momentaneo 3-2). Seconda riprova, Fiorentina-Monza dell’1 settembre: la squadra viola viaggia ancora con il 3-4-2-1 e Palladino, indisponibile Gudmundsson, affianca Beltran a Colpani a supporto di Kean.

Terza riprova, Fiorentina-The New Saints del 3 ottobre: il tecnico campano, dopo la svolta tattica con passaggio al 4-2-3-1, fa rifiatare Kean ma là davanti a fare il centravanti ci va Kouame, con Beltran a fare il Gudmundsson della situazione.

Tre partite da titolare, tre posizioni differenti. Si torna al punto di partenza: Beltran non va considerato l’alternativa di Kean, ma di Gudmundsson e Colpani, cioè dei trequartisti che giocano a sostegno dell’ex Juventus. Cioè del centravanti vero che non è il Vichingo.


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