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Beltran centrale per la nuova Fiorentina. Rientrerà solo ad agosto, poi giocherà più vicino alla porta

L'argentino andrà con l'Albiceleste a giocarsi l'oro in Francia. Poi conoscerà Palladino: non più trequartista

L’ha detto Daniele Pradè e poi sottolineato: «Beltran per noi è un calciatore forte, siamo contentissimi di averlo acquistato. E siamo convinti che farà benissimo». L'argentino ha un posto di rilievo nei programmi e nelle ambizioni della Fiorentina, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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CINQUE CERCHI. Motivato e stimolato, l’attaccante argentino ha come voluto dare subito ragione a Pradè segnando due gol nel 4-0 con cui la Under 23 “albiceleste” ha battuto il Paraguay sabato a Buenos Aires sulla strada che porta alle Olimpiadi.

Doppietta d’autore, firmata in poco più di mezz’ora nel primo tempo, con due intuizioni da centravanti vero che non perdona se ha il pallone giusto in mezzo all’area avversaria. Beltran ha risposto entusiasticamente alla convocazione del tecnico Javier Mascherano e, semmai, il problema sarà della Fiorentina stessa (e più che altro di Palladino) che rischia di avere indietro Beltran a campionato praticamente iniziato: la finale del torneo di calcio alle Olimpiadi è in programma il 9 agosto e i conti sul calendario sarebbero facili da fare se l’Argentina dovesse rispettare i pronostici che la vogliono come una delle squadre da battere.

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Ma la società di Commisso di problemi non ne ha creati e ha dato il via libera al proprio calciatore per partecipare all’evento planetario a cinque cerchi: al ritorno a Firenze si aprirà un altro capitolo per lui. RIFERIMENTO VIOLA.

Che sarà capitolo “nuovo” nel ruolo, con un ritorno alle origini e anche questo l’ha assicurato Pradé affermando che «Beltran noi l’abbiamo preso come prima o seconda punta e io lo vedo negli ultimi venticinque metri». Quindi, non più trequartista, non più a volte addirittura centrocampista (avanzato).

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Non più lontano dalla porta avversaria in un ruolo concordato con Italiano, perfino richiesto dallo stesso ex River Plate all’allenatore siciliano per la fatica a imporsi da agosto a dicembre giocando da centravanti, ruolo spesso troppo impegnativo per la mancanza di una struttura fisica adeguata.

Con la Fiorentina di Palladino che sarà, i tifosi viola vedranno all’opera il “vecchio” Beltran, quello che gioca e vive per il gol sempre in funzione dei compagni. Con un obiettivo ben preciso: andare oltre le dieci reti (sei in Serie A e quattro in Conference League) che hanno caratterizzato la sua prima stagione in viola, non tantissime anche se spesso decisive (quella su rigore a Bruges per conquistare la finale di Conference League la più importante).


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