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Arthur-Fiorentina, tutti contenti: da Italiano alla Juventus. Ma è una scommessa

Tutti felici e contenti. Il giocatore che ritroverebbe il campo dopo una stagione in panchina. E i club, per vari motivi

Trattativa per Arthur in discesa. Anche perché in casa bianconera sono convinti che un allenatore come Italiano possa far tornare Arthur ai livelli di un tempo. Permettendo magari di monetizzare la cessione del brasiliano (ai viola o altri club) il prossimo anno, visto che a bilancio pesa parecchio, circa 30 milioni di euro.

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Scrive La Gazzetta dello Sport. E la Fiorentina è pronta a una scommessa simile a quella fatta con Luka Jovic. Far ri-sbocciare un grande talento che si è perso. Con l’ex Real Madrid la scommessa è riuscita a metà. Non è stato un crac, ma comunque dopo stagioni con poche partite alle spalle, per guai fisici e soprattutto incomprensioni, ha segnato 6 reti in Conference League e 6 in campionato.

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Ora vedremo con il brasiliano la cui parabola è simile a quella del serbo

Il Barcellona lo aveva preso dal Gremio per 30 milioni e in due stagioni di Liga si era fatto apprezzare parecchio giocando 48 partite (con 3 reti). Nel 2021 il passaggio alla Juventus nell’ambito dello scambio con Pjanic. Ma in bianconero non ha convinto del tutto.

Tanto che il club lo ha prestato al Liverpool dove, bloccato soprattutto dagli infortuni, non ha mai trovato né spazio né continuità. Soltanto la miseria di 4 presenze tra Premier e Coppe. Insomma, qualche timore sul giocatore c’è.

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Anche se la qualità di fondo non si discute. E Italiano può davvero farlo rinascere. Il tecnico la scorsa stagione ha abbandonato il suo dogma, il 4-3-3, in favore del 4-2-3-1 proprio perché non aveva un regista in mezzo. Con Arthur potrebbe tornare alle origini o, perlomeno, avere due opzioni per il sistema di gioco.

Ora la palla passa ad Artur, che aveva come sogno tornare al Barcellona o in Premier League. Ma difficilmente troverà porte aperte dopo l’ultima stagione vissuta appunto quasi per intero in infermeria. Così si starebbe convincendo ad accettare il prestito a Firenze.

Che comunque è la piazza adatta per rilanciarsi, soprattutto se la Viola giocherà ancora in Europa.


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