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Arthur & co., il centrocampo delle meraviglie. Il brasiliano a tutto campo, Jack e Mandragora rifiniscono

Inizialmente nel 4-2-3-1, poi in linea a tre. Ma lì in mezzo la Fiorentina ha dato spettacolo a Marassi. Arthur ha cambiato la mentalità viola

Il motore della Fiorentina è sempre lì, nel mezzo. E se alla prima uscita in campionato la squadra ha girato alla perfezione, schiacciando il Genoa e chiudendo di fatto la gara già nel primo tempo, lo deve soprattutto a chi ha dato la spinta per manovrare, ragionare, alzare o abbassare il baricentro.

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Date la palla ad Arthur e lui saprà cosa fare: 91 palle giocate, 10,84 km percorsi, 91% di accuratezza nella precisione dei passaggi. In una sola parola: imprescindibile. Per il gioco di Vincenzo Italiano, che l’ha fortemente voluto, e per la Fiorentina che tramite la sua dirigenzaha ascoltato il tecnico e l’ha accontentato trattando con la Juventus e portando in viola un talento che in bianconero si stava perdendo e che fin dalle prime uscite fiorentine, anche in amichevole, ha dato la sensazione di essere già a posto dal punto di vista fisico e pienamente coinvolto nel sistema di gioco di Italiano.

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Così scrive La Repubblica. TRIO VINCENTE. Rimasto in campo per tutta la gara, perno del 4-2-3-1 insieme a Mandragora col quale ha dialogato nei due davanti alla difesa (addirittura 94% nella precisione dei passaggi per l'ex Toro, oltre al gol).

Arthur e Mandragora a comporre la linea della base, Bonaventura come vertice alto per chiudere un triangolo d’autore attorno al quale ruota il gioco viola. Sono stati loro tre, a Genova, a dettare ritmi e tempi della manovra.

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Hanno corso, si sono mossi con intelligenza alternandosi. E poi la giocata, splendida, con assist di Jack per Mandragora che è valsa il poker. Tutto ha funzionato alla perfezione e la heat map riguardante Arthur, pubblicata sui canali ufficiali della Lega Serie A, rivela come il brasiliano abbia ricoperto più zone del campo mostrando già una discreta forma e facendo intuire come più che un regista vecchio stampo, le sue caratteristiche possano essere paragonate a un todocampista.

L’innesto del brasiliano ha cambiato anche la mentalità della Fiorentina. Attorno a lui, adesso, si può costruire qualcosa di interessante che possa aiutare i viola ad arginare meglio anche le ripartenze avversarie.


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