×

Arrivano i nostri: nei prossimi giorni anche i Nazionali in ritiro al Viola Park

Il punto sui cinque Nazionali di rientro a Firenze per il ritiro al Viola Park

Dopo la domenica di riposo, scrive Repubblica, la preparazione della Fiorentina è pronta a entrare nel vivo: non solo per la doppia partita in settimana contro Parma e Catanzaro, rispettivamente mercoledì 20 e domenica 23, ma anche perché Italiano potrà avere a disposizione e lavorare anche con i Nazionali, gli ultimi giocatori assenti e pronti a rientrare in gruppo.

sponsored

Finite le ferie, Amrabat, Gonzalez, Milenkovic, Barak e Kouamé si immergeranno nel ritiro di Bagno a Ripoli, ciascuno con un morale diverso e una stagione davanti a sé che si preannuncia differente. Amrabat è indubbiamente colui che forse tutto avrebbe immaginato e voluto meno che partire con la Fiorentina nel nuovo anno: dopo la finale di Praga il marocchino pensava che con l’avvio del calciomercato la trattativa per il suo addio fosse già delineata.

sponsored

Interessamenti per Amrabat ci sono stati, ma mai nessuno si è avvicinato alla dirigenza viola con la cifra richiesta, almeno venti milioni. Chi invece raggiungerà il Viola Park con un carico di adrenalina e tanta benzina da mettere durante tutta la stagione è Nico Gonzalez: l’argentino è pronto per un grande campionato, ha una voglia matta di cancellare una prima parte di annata, fino a dicembre, in cui non tutto è andato come sognava.

sponsored

La sensazione è che anche da un punto di vista tattico qualcosa cambierà, magari con un ritorno alle origini: dal mercato la società cerca un mancino da far giocare a destra, proprio per consentire a Gonzalez di esprimersi a sinistra.

Nico ne ha parlato con il tecnico ed è contento. Barra dritta e morale alto anche per Milenkovic: dopo due estati vissute con un contratto da rinnovare e al centro di tante voci di mercato questa per adesso sembra tranquilla.

Milenkovic è uno dei punti cardini della difesa e insieme a Ranieri colui che ha la percentuale più alta di restare. Kouamé invece un anno dopo tornerà con un altro status: a Moena nel luglio scorso sembrava il classico giocatore in esubero, pronto a un nuovo prestito.

E invece, con il lavoro e con tanta determinazione ha sovvertito le gerarchie, convincendo Italiano e calandosi perfettamente nel ruolo di jolly offensivo. Certo, offerte arriveranno perché il calciatore piace, ma Italiano stesso è stato chiaro: «Kouamé è quel giocatore che mi porterei sempre in guerra».

Infine Barak: sarà il primo ritiro vero con la maglia viola, visto che lo scorso anno arrivò a fine agosto. La voglia è tanta, un anno in più di esperienza aiuterà e quella finale di casa a Praga in Conference, giocata solo per due minuti e persa, ha lasciato amarezza e spirito di rivalsa.


Lascia un commento