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Antognoni: "Per fare il salto la Fiorentina deve vincere. Parisi l'acquisto migliore"

L'Unico 10 ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Nella sua lunga intervista anche qualche domanda sulla Fiorentina di Italiano

Giancarlo Antognoni ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole sulla stagione viola e non solo. Ora aspettiamo il ritorno di Castrovilli, un suo pupillo. Davvero sfortunato. «Purtroppo il doppio incidente allo stesso ginocchio è una cosa seria.

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Dovrà essere recuperato anche sul piano mentale. Peccato, si stava riprendendo bene. Non avevo capito perché lo avevano ceduto. Forse adesso sì». Il suo 10 è finito sulle spalle di Nico. «Non mi è sembrata una cosa molto carina.

A meno che non sia stato lui a cederla. Comunque, nel caso giusto darla a Nico, è la stella». Lui e la Fiorentina sono partiti col botto. Sembra più forte dello scorsa stagione, che ne pensa? «Aspetterei un po’ a dirlo, perché Firenze decolla subito, poi subisce le delusioni.

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Ma la Viola se vuole fare il salto, deve vincere qualcosa dopo due finali perse. E salire di classifica in campionato. Comunque dei nuovi ha giocato, e bene, Arthur. Il regista che mancava. Ma anche per lui aspettiamo conferme.

Nzola? Ideale per il gioco di Italiano. Apre varchi e fa segnare agli altri. Beltran? Bertoni mi ha detto che assomiglia più a Raspadori, non è prima punta. Vedremo». L’acquisto migliore? «Per me Parisi. Ho visto spesso l’Empoli la stagione scorsa, grande talento.

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Giocherebbe titolare dappertutto. Ma qui è dura togliere il posto a capitan Biraghi. Ora poi che ha segnato pure di destro (ride, ndr ). Dopodomani il play off di Conference. La Viola può ripetere la grande cavalcata? «Sì, ma stavolta deve vincere per migliorarsi.

Ripeto, la Conference è un obiettivo, come la Coppa Italia. E in campionato sarebbe bello se arrivasse nelle prime sei. Italiano è la carta vincente: è bravo, fa giocare bene, ha coraggio anche nel lanciare i giovani. Ha fatto esordire Kayode, bella sorpresa.

Ecco la difesa: c’era anche Ranieri, altro giovane. Ci vuole un altro centrale di livello. E non venderei Quarta. La coppia Milenkovic-Quarta per me è molto forte. Tornando a Italiano, sicuramente l'esperienza dell’anno scorso l'ha migliorato ancora».

Il Rapid Vienna era una big, ai suoi tempi. «Eh sì, con un palmares ricchissimo. Ora è molto più alla portata. Ma non bisogna sottovalutarla».


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