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Altra occasione per Sottil: sarà un titolare di Palladino

L'infortunio alla spalla lo ha messo ko nel suo momento migliore. La società intende ripartire anche da lui

Ritenta, sarai più fortunato. Stavolta però non si parla né di concorsi a premi né di gratta e vinci. Qua si parla di calcio, e in particolare di Riccardo Sottil. Uno atteso da anni alla definitiva consacrazione ma che per sfortuna e per demeriti propri è sempre rimasto lì.

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Sospeso tra la speranza che possa diventare un giocatore capace di fare la differenza e il timore che, al contrario, si riveli una promessa mai mantenuta. Basta pensare alle ultime due stagioni. Scrive il Corriere Fiorentino.

«Se devo fare un nome dico Sottil — disse il d.s. viola Daniele Pradè nell’estate del 2022 — questa deve essere la sua annata». Un auspicio che sembrò trovare risposta (positiva) in un avvio di stagione mai tanto incoraggiante ma che fu bruscamente «gelato» da un’ernia al disco che costrinse l’esterno a fermarsi per quasi cinque mesi.

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E così, l’appuntamento fu rimandato all’anno dopo.

Risultato? Una stagione per larghissimi tratti deludente

Qualche (raro) lampo, e pause infinite. Basta pensare che il primo gol nell’ultimo campionato è arrivato soltanto a dicembre (contro la Salernitana) e che il secondo e ultimo Riccardo l’ha realizzato a fine aprile, con il Sassuolo.

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Nel mezzo una rete in Conference al Cukaricki, una in Coppa Italia (negli ottavi col Parma) e parecchie polemiche. Il riferimento è per esempio all’esultanza con dito davanti alla bocca per zittire i tifosi dopo il bellissimo gol segnato alla Salernitana, ad un paio di post sui social e alla sua perenne convinzione di non essere abbastanza apprezzato ma, al contrario, di essere sempre e comunque oggetto di chissà quale critica esagerata.

Poi, all’improvviso, la svolta. Prima il già citato sigillo contro il Sassuolo in un match condito anche con due assist poi, quattro giorni più tardi, la rete al Bruges nella semifinale d’andata di Conference. Mai, fino a quel momento, si era visto un Sottil così.

Forte, concreto, decisivo.

Peccato che proprio allora, sul più bello, si sia fermato ancora

Esattamente come un anno e mezzo prima. Una frattura alla clavicola che l’ha costretto a sottoporsi ad intervento chirurgico e, appunto, a terminare in anticipo una stagione che stava sorprendentemente volgendo al bello. Quei segnali però, sono bastati ai dirigenti della Fiorentina (ed evidentemente anche a Palladino) per convincersi a puntare con forza su di lui.

Dai confronti col nuovo allenatore infatti è emersa la decisione di designare Sottil come attaccante esterno sinistro titolare. Non Kouame, quindi, che potrebbe finire sul mercato, né tanto meno Brekalo che, di rientro dal prestito, sarà quasi certamente ceduto.

Un attestato di fiducia importante, che Riccardo ha accolto con enorme soddisfazione. Non a caso al termine della stagione ha continuato a lavorare al Viola Park, e lo stesso sta facendo anche in vacanza. L’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronto ad un altro, forse davvero l’ultimo, appuntamento col proprio destino.


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