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Abodi: "Governo disponibile ad andare incontro alle esigenze di Firenze per il Franchi"

Il Ministro dello Sport tende la mano al Sindaco di Firenze sulla questione restyling Franchi che si fa sempre più complessa

«C’è la disponibilità del governo ad andare incontro alle esigenze del sindaco Nardella e dello stadio Franchi». Da Cracovia, in Polonia, da dove ha appena assistito alle gare dei Giochi Europei d’atletica, il ministro dello sport Andrea Abodi non chiude la porta al restyling dell’impianto di Campo di Marte.

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Ma, anzi, tende la mano a Palazzo Vecchio. Proprio in uno dei giorni più difficili della vicenda stadio. Per tenere in piedi la candidatura a ospitare l’Europeo 2032 infatti, l’Italia del pallone ha bisogno (anche) di Firenze.

Scrive il Corriere Fiorentino. «Comprendo l’amarezza di Nardella per le difficoltà attuali — aggiunge Abodi — la scelta di negare i 55 milioni però non è del governo italiano, ma semmai dell’Europa. Noi siamo pronti a fare la nostra parte affinché il progetto Franchi arrivi a compimento».

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Nei mesi scorsi, proprio su proposta di Abodi, è stato adottato il Dpcm per l’istituzione del Comitato interistituzionale a supporto della candidatura dell’Italia a ospitare la fase finale degli Europei di calcio 2032. Che adesso potrebbe diventare alleato prezioso di Nardella: «Già a luglio convocheremo il Comitato, nel quale lavorano governo, amministrazioni comunali e club.

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Sarà una sorta di coordinamento politico-strategico col quale individuare scelte organizzative, misure di carattere legislativo e soluzioni operative a favore degli Europei. Contribuendo a individuare anche gli strumenti finanziari e di garanzia che consentiranno di raggiungere i nostri obiettivi».

Come noto, a ottobre l’Uefa dirà chi tra Turchia (che resta favorita) e Italia dovrà ospitare l’Europeo. Arrivasse la vittoria, nel 2024 partirebbero i finanziamenti degli impianti inseriti nella candidatura. Tra cui Firenze.

Con Nardella che otterrebbe (almeno) i soldi che mancano per coprire i 200 milioni che servono per riqualificare il Franchi come immaginato dal progetto Arup. Secondo Abodi, la chiave, per riuscire nell’intento, sarà il rapporto tra pubblico e privato.


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