2.724 giorni dopo la Fiorentina cerca la vittoria contro la Lazio all'Olimpico

Dal punto di vista calcistico è passata un'era. La Fiorentina era ancora dei Della Valle quando si impose per l'ultima volta contro la Lazio a Roma

Sono passati 2.724 giorni. Era il 15 maggio 2016 e, da allora, l’Olimpico biancoceleste per la Fiorentina è diventato una specie di incubo. 8 viaggi, tra campionato e Coppa Italia, 6 sconfitte e 2 pareggi. Scrive il Corriere Fiorentino.

Stasera insomma, in una notte che sa di Halloween, la Fiorentina dovrà combattere contro i propri fantasmi. E contro una Lazio che, dopo un avvio di stagione difficile, sembra aver ritrovato la retta via. Ha vinto due partite di fila (contro Atalanta e Sassuolo) ma soprattutto, nonostante il brutto k.o.

in Champions col Feyenoord, pare aver ripreso ad aver feeling col suo allenatore. I viola invece devono dimostrare che lo scivolone con l’Empoli è stato solo un brutto passo falso e che la goleada al Cukaricki non è stata soltanto figlia del livello (bassissimo) dell’avversario.

«Reagire», è questa la parola d’ordine. Per riprendere una corsa che sette giorni fa poteva portare Nico e compagni al terzo posto in classifica, e per fare un altro pieno di entusiasmo e consapevolezza. Perché è vero, il livello di maturità di una squadra si misura nella continuità e nella capacità di non fallire contro le piccole, ma uscire anche da questo scontro diretto con un risultato positivo (la Fiorentina ha già battuto Atalanta e Napoli) porterebbe con sé la convinzione di poter davvero competere per qualcosa di grande.

Non solo. Vincere infatti servirebbe ai viola per ricacciare in basso Sarri, scaraventandolo a -7, e Mourinho a -6. Ma soprattutto a tornare a -3 dalla Juventus, per altro prossimo avversario viola al Franchi. Mica facile comunque battere Sarri all’Olimpico, sia chiaro.

E gli ultimi incroci tra i due allenatori stanno lì a dimostrarlo.